Assegno unico maggio 2022 non pagato: cosa fare per riceverlo, Inps e bonifico - QdS

Assegno unico maggio 2022 non pagato: cosa fare per riceverlo, Inps e bonifico

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Assegno unico maggio 2022 non pagato: cosa fare per riceverlo, Inps e bonifico

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lunedì 30 Maggio 2022

Assegno unico di maggio non pagato? Cosa è successo? E come fare? L'Inps questo mese sembra aver accumulato dei ritardi nel pagamento dell'assegno unico, e questo ha mandato in confusione le famiglie

Assegno unico di maggio non pagato? Cosa è successo? E come fare? L’Inps questo mese sembra aver accumulato dei ritardi nel pagamento dell’assegno unico, e questo ha mandato in confusione e preoccupato alcune famiglie. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, non c’è proprio nulla di cui preoccuparsi.

Assegno unico maggio 2022 non pagato, cosa fare e l’Inps

L’Inps ha fatto sapere che non ci sono criticità e che entro la fine del mese e i primissimi giorni di giugno, il bonifico arriverà.

Siete tra quelle famiglie che non hanno ancora ricevuto l’assegno unico di maggio non dovrebbe quindi esserci alcun problema che blocca il pagamento. Semplicemente questo potrebbe aver richiesto un po’ più di tempo all’Inps, ma vedrete che i soldi arriveranno già nelle prossime ore.

Non dovete fare nulla quindi, al massimo potete contattare il numero verde dell’Istituto, oppure andare nella vostra area personale, per vedere se ci sono dei problemi che bloccano il pagamento.

Assegno unico maggio 2022 non pagato, come riceverlo

L’Assegno Unico Universale per i Figli arriva tramite bonifico su conto corrente italiano postale, estero o area SEPA; bonifico domiciliato presso lo sportello postale; pagamento sul libretto postale; pagamento su carta prepagata con IBAN (deve rientrare in un circuito SEPA ovvero conto corrente bancario/postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio).

Assegno unico maggio 2022 non pagato, gli importi

La misura dell’assegno unico va a sostenere le famiglie garantendo una cifra specifica in base alle necessità. Le famiglie in maggiore difficoltà economica, ovvero con ISEE basso, possono accedere alle cifre più alte per l’aiuto, che possono aumentare in presenza di particolari condizioni. Gli importi maggiori sono riconosciuti ai figli minorenni, mentre le cifre minori sono destinate alle famiglie con figli maggiorenni.

l calcolo dell’assegno unico 2022 è semplice. Per ogni figlio minorenne spetta un importo pari a:

  • 175 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a scendere progressivamente fino a
  • 50 euro mensili per famiglie con ISEE superiore a 40mila euro

Per ogni figlio maggiorenne fino a 21 anni di età è previsto un importo:

  • 85 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a 
  • 25 euro mensili per famiglie con ISEE oltre 40mila euro

Per ogni figlio oltre il secondo è inoltre prevista una maggiorazione

  • 85 euro con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a
  • 15 euro con ISEE superiore a 40mila euro

Assegno unico maggio 2022 non pagato, gli arretrati

Chi non ha ancora fatto domanda e vuole ricevere anche gli arretrati deve rispettare il termine ultimo del 30 giugno 2022. Per le richieste inoltrate dal primo luglio 2022 al 31 gennaio 2023, infatti, il contributo è riconosciuto solo a partire dal mese successivo e senza alcun arretrato. Per il prossimo anno si dovrà rifare domanda.

Assegno unico 2022 e reddito di cittadinanza 2022

Se il genitore che ha richiesto l’assegno Unico beneficia anche del reddito di cittadinanzada più di due mesi riceverà l’accredito sulla carta rdc a partire dal 27 aprile. In caso in cui, invece, il richiedente debba ricevere il sostegno al reddito per la prima volta o a seguito di una domanda di rinnovo, l’Assegno Unico non sarà erogato sulla carta rdc ma in altrà modalità a partire dal 15 aprile.

Assegno unico maggio 2022 non pagato, dove viene accreditato

Quando viene accreditato l’assegno unico su conto corrente o carta di credito
L’Assegno Unico di questo mese viene percepito su conto corrente bancario, conto corrente postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio o tramite consegna di contante presso uno sportello postale a partire dal 16 maggio.

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