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Assegno unico universale, Sicilia ancora sul podio

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Assegno unico universale, Sicilia ancora sul podio

Michele Giuliano  |
giovedì 08 Agosto 2024

L’Isola al secondo posto nazionale per importo medio più alto erogato, pari a 180 euro. Al primo posto la Calabria con 184.

Sono 864.617 i figli siciliani che hanno ricevuto l’assegno unico universale per il mese di marzo di quest’anno, ultimo rendicontato dall’Inps, per un importo medio di 180 euro. I dati sono stati rilasciati dall’Osservatorio sull’assegno unico universale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, che aggiorna i numeri relativi a questa forma di sostegno al reddito.

La Sicilia si pone al secondo posto per importo più alto nel panorama italiano, superata soltanto dalla Calabria che sale a 184 euro. Cifre leggermente più basse di quelle percepite nei mesi di gennaio e febbraio, ma che sono spiegabili con la possibile mancata presentazione del nuovo Isee da parte di molti, per cui è prevista la riduzione dell’assegno alla cifra minima.

Assegno unico universale, Sicilia seconda in Italia

A febbraio, infatti, la media di importo per figlio è stata di 193 euro, grazie anche alla rideterminazione degli importi come previsto dall’articolo 4, comma 11, del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, secondo il quale sia l’Auu che le relative soglie Isee sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita, ossia dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. L’Inps ha quindi proceduto all’aggiornamento, sulla base del comunicato Istat del gennaio scorso, che ha reso noto che la variazione dell’indice dei prezzi è pari al +5,4%.

Si mantiene il numero dei figli mensile, dopo l’aumento registrato a inizio anno, quando sono passati da circa 754 mila agli attuali 864 mila. Circa 100 mila nominativi in più, che incidono in buona parte nel totale registrato nell’intera penisola. Anche in questo caso il numero è cresciuto, ma di poco meno di 400mila unità in tutto, assorbite in buona parte dalla Sicilia, dalla Campania, dalla Puglia e dal Lazio. Non si tratta di nuovi nati o di sole nuove richieste, ma dell’inserimento, nei dati generali, di tutti quei figli che appartengono ai nuclei familiari che sono ex percettori del reddito di cittadinanza. Fino a dicembre, infatti, l’Auu era versato come quota integrativa del sostegno al reddito che è stato depennato, per cui tali nuclei familiari hanno dovuto presentare nel 2024 la nuova domanda.

In totale, in Sicilia sono stati erogati per il solo mese di marzo oltre 155 milioni di euro, direttamente alle famiglie, attraverso il sostegno al reddito, che da ormai quasi due anni è andato a sostituire i vecchi assegni familiari.

I cambiamenti e le novità del 2024

Una vera rivoluzione rispetto al passato, quando gli assegni passavano attraverso la busta paga dei genitori lavoratori. Il nuovo assegno unico è stato invece pensato per raggiungere direttamente tutti coloro che hanno all’interno del proprio nucleo familiare un figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni, con un importo più basso a partire dal diciottesimo anno di età. L’assegno viene riconosciuto anche dopo i 21 anni per i figli disabili a carico. Per loro è prevista una maggiorazione in base al grado di disabilità.

Il calcolo dell’assegno unico universale dipende dall’età del figlio richiedente, oltre che dal reddito familiare. L’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2024 va da un minimo di 57 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 45.574,96 euro, a un massimo di 199,40 euro per Isee fino a 17.090,61 euro. In caso di figlia o figlio successivo al secondo, l’importo dell’assegno universale è maggiorato del 20%. Spettano maggiorazioni anche nel caso di genitori entrambi lavoratori.

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