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Assemblea Consorzio Grana Padano: in 2026 crescita ma senza picchi

Assemblea aggiorna piano produttivo in via eccezionale

Roma, 18 dic. (askanews) – La produzione di Grana Padano rispetto al 2024 crescerà significativamente anche nel 2026, ma vanno impediti i picchi del secondo semestre del 2025. Per raggiungere questo obiettivo, l’assemblea generale del Consorzio di Tutela ha, straordinariamente e solo per il 2026, aggiornato il piano produttivo, strumento che da più di 20 anni favorisce i successi in Italia e all’estero del formaggio DOP più consumato nel mondo. Lo renderà “un rallentatore delle esagerazioni”, come lo ha definito il Direttore Generale del Consorzio, Stefano Berni, illustrando il pacchetto di proposte approvate dal CdA ai consorziati riuniti al Centro Fiera del Garda a Montichiari (BS).

L’andamento complessivo dei consumi è in linea con le previsioni e registra performance molto migliori di quelle previste per il fatturato. “Prosegue quindi con successo il piano strategico – ha commentato Berni – che coglie gli obiettivi di crescita delle quantità e fa addirittura meglio delle previsioni sul fatturato”. Al centro dell’Assemblea Generale c’è stato il confronto sull’eccesso produttivo del 2025, con l’8% in peso prodotto in più. Si è così raggiunto un totale di oltre 3 milioni di tonnellate di latte destinate a Grana Padano, con un incremento di 200mila tonnellate di latte trasformate in più nel 2025. “É un eccesso produttivo assolutamente insolito, capitato nell’ultimo trentennio solo nel 2005 – ha sottolineato il Direttore Generale del Consorzio – e che ha bisogno di essere gestito, perché non si ripeta in maniera così vistosa nel 2026”.

Il Grana Padano ha infatti assorbito tutta la quantità di latte prodotto in più nella sua vasta zona di produzione. A spingerla verso il Grana Padano, sottolinea il Consorzio, sono state la remuneratività della trasformazione nel formaggio leader del mercato delle DOP e il basso prezzo del latte spot nella scorsa estate. Così, a fronte di un primo semestre 2025 sostanzialmente in linea con le previsioni, il secondo le ha invece addirittura quadruplicate.

“L’Assemblea Generale ha dunque deliberato i provvedimenti collegati al Piano Produttivo, affinché nel 2026 il Grana Padano continui a crescere, ma non in modo così marcato come nel 2025 – ha spiegato Berni – Perciò e stato adottato un moltiplicatore a crescere sui costi che il piano produttivo attribuisce alle produzioni oltre quota. Questo strumento si tradurrà in “un rallentatore delle esagerazioni”. L’assemblea ha voluto dare comunque un ulteriore segnale di crescita assegnando un +1% a tutti i caseifici che lo richiedono. “Con questa decisione il Consorzio vuole significare che la produzione di Grana Padano deve continuare a crescere – spiega il Direttore Generale del Consorzio – ad un trend attorno al 3% all’anno, ma non certo all’8% di quest’anno. Perciò crescita sì, ma crescita intelligente”.