E' giallo sullo stop della sanatoria edilizia per gli abusi entro i 150 metri dalla costa. La norma non è passata per due voti, a scrutinio segreto. Due deputati non hanno votato anche se presenti
Giallo in Assemblea siciliana dopo il voto con cui l’aula ha bocciato l’emendamento che prevedeva la sanatoria degli immobili abusivi costruiti entro 150 metri dalla costa prima dell’83.
La norma non è passata per due voti, a scrutinio segreto.
Ma dopo la votazione, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè si è accorto che almeno due deputati della maggioranza – Tommaso Calderone di Fi ed Eleonora Lo Curto Udc – pur essendo presenti in aula non risulta il loro voto.
Miccichè ha chiarito che la votazione non sarà ripetuta ma ha chiesto agli uffici un chiarimento su quanto accaduto. Calderone ha chiesto la ripetizione del voto, ma Miccichè ha ribadito di escluderlo.
Dopo la bocciatura della norma, Miccichè, che si era espresso a favore per sanare una questione che riguarda circa 400 mila persone e sottolineando che non sarebbe stata aperta alcuna nuova maglia ma si sarebbe chiuso un capitolo contradditorio, aveva detto ”Credo che oggi non abbiamo fatto un buon sevizio, bisogna trovare una soluzione sul tema di questa sanatoria anche in accordo con lo Stato”.
La decisione di separare l’articolo 20 dal resto del disegno di legge sull’edilizia era stata presa dalla Presidenza dell’Ars anche alla luce del rischio di una possibile impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri.
Il presidente Gianfranco Miccichè ha dunque separato il destino della “mini-sanatoria” da quello del ddl sull’edilizia, per far sì che una eventuale impugnativa non blocchi ulteriormente il resto delle norme di settore contenute negli altri articoli del ddl approvato questo pomeriggio.