“Caso vita”, “caso morte”, “mista”: orientarsi tra le diverse opzioni richiede un’attenta riflessione. Durata e importi sono variabili, in alcuni casi si può arrivare a detrazioni fiscali del 19%
ROMA – Garantire ai propri familiari una sicurezza economica o proteggersi dagli imprevisti correlati alla salute e al lavoro è una vera e propria priorità per tutti coloro che decidono di stipulare un’assicurazione sulla vita.
Si tratta di un investimento, la cui cadenza di pagamento può essere annuale, semestrale o mensile, che ha lo scopo di garantire una rendita e/o un capitale per il proprio futuro o nel caso in cui si dovesse sfortunatamente incorrere in un incidente o, ancora, in seguito alla propria morte.
È particolarmente indicata per le famiglie monoreddito, con figli piccoli o in nuclei in cui sono presenti debiti a carico come mutui o prestiti. In alcuni casi, inoltre, possono essere stipulate anche in contesti aziendali, nel caso di soggetti che ricoprono un ruolo di fondamen…