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Assobirra: d’estate 31% sceglie birre leggere, cresce consumo responsabile

Assobirra: d’estate 31% sceglie birre leggere, cresce consumo responsabile

Ricerca Bva Doda: quella analcolica alternativa per circa metà del campione

Milano, 28 lug. (askanews) – Durante le calde giornate estive gli italiani si orientano prevalentemente verso birre leggere, scelte dal 31% degli italiani. A distinguersi sono i Millennials (38%), seguiti da Gen Z (30%) e Gen X (25%). Allo stesso modo, la birra dal gusto fresco e dissetante è la qualità più ricercata nel periodo estivo, indicata come “molto importante” dal 65% del campione, con un picco del 69% nella Gen X. Tra gli altri elementi apprezzati il gusto delicato, non invadente e piacevole anche per chi non è abituato a sapori forti (44%), la bassa gradazione alcolica (29%) e il basso contenuto calorico (26%), segnali di un consumo che coniuga piacere e leggerezza.

E’ la fotografia che emerge dall’ultima indagine realizzata da Bva Doxa per il Centro informazione birra di AssoBirra, la ricerca periodica del mondo birrario italiano, osservato dal punto di vista dei consumatori, dei principali attori della filiera e della stessa AssoBirra, che in questa nuova edizione – presentata in vista della Giornata Internazionale della Birra – accende i riflettori sulle abitudini estive e sulla consapevolezza del consumo di birra nei mesi più caldi.

In questi contesti, infatti, anche la birra analcolica si afferma come alternativa valida alla classica per circa la metà del campione: il 25% della Gen Z la sceglie sempre, contro il 19% dei Millennials e il 18% della Gen X, mentre oltre la metà degli intervistati (53%) ne valuta il consumo a seconda dell’occasione.

La scelta di una birra zero alcol risponde anche a una crescente abitudine al bere responsabile, principio condiviso trasversalmente da tutte le generazioni, come conferma la quasi totalità degli intervistati che dichiara di adottare sempre o spesso comportamenti consapevoli (89% del campione totale). A distinguersi in particolare è la Gen X, con un 62% che afferma di farlo sempre, contro il 57% del totale. Tra i comportamenti più diffusi associati al consumo responsabile emerge l’evitare di bere prima di guidare o lavorare, indicato dal 65% del campione, con un picco del 70% ancora una volta tra la Gen X. Seguono l’attenzione alla lucidità mentale (52%) e il rispetto dei propri limiti psico-fisici (48%).

Se la Gen Z mostra una particolare attenzione al benessere psicofisico, all’autocontrollo e alla sostenibilità, i Millennials si distinguono per un approccio più funzionale e orientato alla qualità, mentre la Gen X collega il consumo responsabile soprattutto a lucidità e senso del dovere. La Gen Z, inoltre, interpreta il bere responsabile in modo più ampio, includendo anche aspetti valoriali e relazionali: l’influenza del contesto sociale (32% contro il 18% del totale), il bere solo in situazioni percepite come sicure (25%) e la coerenza con il proprio stile di vita (30%) sono, per i più giovani, componenti importanti del proprio rapporto con il consumo di alcol.

Tra le scelte di consumo emergono anche quella di alternare alcolici e bevande analcoliche o acqua (16%) e la preferenza per bevande alcoliche sostenibili (12%), segnali di una crescente attenzione anche all’impatto ambientale e culturale delle proprie scelte. Un comportamento che si inserisce perfettamente nel trend definito “zebra striping”: l’alternanza consapevole tra drink alcolici e opzioni low/no alcol, che consente di vivere momenti di socialità in modo più attento e responsabile, senza rinunciare al piacere. Una tendenza in crescita soprattutto tra i più giovani, in particolare nella Gen Z, anche nei contesti estivi.

“I dati confermano un cambiamento culturale in atto: oggi il consumo di birra si lega sempre più a scelte consapevoli, che riflettono nuovi stili di vita, varietà dell’offerta e una maggiore attenzione al contesto – commenta Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra – Un approccio che coinvolge tutte le generazioni e che rende la birra protagonista di una socialità estiva più responsabile, leggera e attenta ai valori. Del resto, la birra è già di per sé tra le bevande alcoliche con la più bassa gradazione in assoluto e il settore offre oggi un’ampia gamma di alternative low e no alcol, capaci di rispondere alle nuove esigenze di consumo”.

Durante gli eventi estivi all’aperto, le preferenze si orientano con decisione verso le birre locali. Un intervistato su tre (34%) ne considera molto importante la disponibilità, con punte del 36% nella Gen Z e del 35% tra i Millennials. Nel complesso, il 78% del campione le indica tra le opzioni più apprezzate. A confermare questa tendenza, il 54% del totale dichiara di scegliere più volentieri birre locali in occasione di eventi all’aperto, con un picco tra i Millennials (59%). Quando si parla di formati preferiti, la birra alla spina si conferma in assoluto la più scelta (48%), con picchi tra Gen X (53%) e Millennials (51%). Anche la birra in bottiglia mantiene una buona rilevanza (34% totale), risultando particolarmente apprezzata dalla Gen Z (34%) e dalla Gen X (36%).

Dalla ricerca emergono anche segnali significativi di attenzione ambientale nei contesti estivi, soprattutto nella generazione più giovane: il 52% della Gen Z, ad esempio, dichiara di trovare spesso o sempre contenitori per il riciclo, contro il 46% dei Millennials e il 41% della Gen X. Inoltre, la presenza di contenitori per la raccolta differenziata nei luoghi di consumo all’aperto è considerata “molto importante” da due intervistati su tre nella Gen X (65%), a conferma di una sensibilità trasversale tra le generazioni.