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Assobirra: interrompere aumenti accise per crescita settore

Assobirra: interrompere aumenti accise per crescita settore

Servono decisioni stabili e coerenti

Roma, 20 mag. (askanews) – Interrompere la “spirale negativa” dell’aumento di accise sulla birra per consentire al comparto di riprendere la crescita e generare valore. E’ quanto chiede Assobirra, l’associazione di riferimento per il settore birrario italiano, che oggi ha presentato l’Annual Report 2024 a Roma alla presenza del senatore Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato.

Nel 2024 le accise sulla birra hanno infatti superato i 714 milioni di euro, in crescita di oltre 20 milioni rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dell’aumento dell’aliquota, considerando il calo nei consumi. Quest’ultimo è stato principalmente causato da un potere di acquisto ridotto dalle dinamiche inflattive, che a loro volta sono impattate anche dalle accise.

L’accisa incide fino al 40% del prezzo finale nel formato più popolare e venduto in Italia, la 66 cl, e rappresenta un freno alla competitività delle imprese, limita gli investimenti e favorisce l’importazione da Paesi che hanno una fiscalità più vantaggiosa.

Alla luce del contesto economico attuale, AssoBirra ribadisce l’importanza di interventi sul piano fiscale: decisioni stabili, coerenti e favorevoli alla crescita per stimolare gli investimenti delle imprese. “Nel 2023 e 2024 i consumi e la produzione sono stati in contrazione, il comparto ha bisogno di crescere per continuare a dare valore al Paese”, si spiega. La birra in Italia, infatti, genera oltre 10,6 miliardi di euro di valore condiviso (lo 0,51% del PIL), occupando più di 100 mila operatori in oltre 1.000 aziende (1.009 realtà del settore tra birrifici, microbirrifici e malterie).