Il giubileo agatino che prenderà il via nella diocesi di Catania l’11 gennaio 2026 ha offerto l’occasione all’arcivescovo Luigi Renna di avviare un processo di rinnovamento delle Associazioni e dei Circoli agatini presenti in diocesi. Per “ricominciare”, in forma comunitaria e nello spirito originario delle associazioni, quello voluto, in particolare, dal beato Giuseppe Benedetto Dusmet, dal primo novembre 2025 l’arcivescovo ha disposto il commissariamento di tutte le associazioni.
I commissari delle associazioni agatine nominati dall’Arcivescovo di Catania
Ecco i nomi dei commissari:
- don Barbaro Scionti per l’Associazione femminile S. Agata alla Cattedrale in Catania;
- don Vincenzo Fatuzzo per l’Associazione S. Agata al Borgo;
- don Pasquale Munzone per l’Associazione S. Agata al Carcere;
- don Salvatore Asero per il Circolo femminile S. Agata in Catania.
- Erano già commissariati l’Associazione maschile S. Agata in Cattedrale (don Alfio Carbonaro) e il Circolo cittadino S. Agata (don Carmelo Asero).
Renna: “Vogliamo rivitalizzare la partecipazione dei fedeli laici”
“Non è un atto di sfiducia o punitivo – scrive monsignor Renna – ma un voler ricominciare tutti dallo stesso punto”. “Con questo provvedimento – prosegue l’arcivescovo – vogliamo rivitalizzare la partecipazione dei fedeli laici alle celebrazioni, alla catechesi, alla vita sociale”.
A questo scopo, a partire dal 26 novembre, nella chiesa di sant’Agata alla Fornace, cominceranno le catechesi per le associazioni agatine.
La scelta dell’arcivescovo è sulla scia di quanto aveva scritto nella sua Lettera pastorale per il IX centenario della traslazione delle reliquie della nostra patrona. “Siamo un popolo in cammino e il Signore ha posto sulla nostra strada santi e sante che ci dicono che incarnare e testimoniare il Vangelo è possibile: per questo vogliamo vivere questo anno mettendoci alla scuola di questa grande discepola del Signore, Agata di Catania, per crescere nella fede, nella testimonianza cristiana nel nostro tempo e in questo mondo non meno difficile del suo”. E’ questo il cammino che l’arcivescovo chiede soprattutto ai soci della Associazioni e dei Circoli agatini.
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