Roma, 18 dic. (askanews) – “L’accordo UE-Mercosur rappresenta certamente una concreta opportunità per il settore degli alcolici nazionali e delle bevande spiritose, in particolare, grazie alla riduzione dei dazi doganali, permette la protezione di Indicazioni Geografiche, come Grappa e Brandy Italiano” dichiara Sandro Cobror, direttore di Assodistil.
“Allo stesso tempo come comparto distillatorio non possiamo non sollevare preoccupazioni sull’importazione di etanolo a basso costo dai Paesi Mercosur. Infatti, l’Accordo UE-Mercosur include una quota di importazione di 650.000 tonnellate di etanolo dai paesi Mercosur nell’UE, con 450.000 tonnellate a dazio zero per uso industriale (chimico) – pari a circa il 50% del consumo totale della UE in questo settore- e 200.000 tonnellate a dazio agevolato per altri usi”, sottolinea Cobror.
“Non possiamo nascondere i dubbi legati all’incertezza e alle difficoltà relative al tracciamento dell’uso effettivo; allo stesso tempo evidenziamo la preoccupazione relativa ai prezzi avanzata dai produttori nazionali di alcol. L’alcol importato dai Paesi Mercosur, senza adeguati controlli, potrebbe finire anche in settori diversi da quello industriale mettendo in seria difficoltà la produzione nazionale.
Nell’accordo UE-Mercosur mancano espresse garanzie circa i requisiti del prodotto che ne garantiscono qualità e sostenibilità ambientale. Per questo Assodistil ritiene necessaria l’attivazione di chiare e solide clausole di salvaguardia nel caso le importazioni arrechino un danno documentato ai produttori europei.

