Ast, Regione restituisce altre tratte dopo i disservizi di settembre

Ast: Regione restituisce altre tratte in provincia di Messina, Palermo e Catania dopo i disservizi di settembre

Ast: Regione restituisce altre tratte in provincia di Messina, Palermo e Catania dopo i disservizi di settembre

Simone Olivelli  |
lunedì 14 Ottobre 2024

L'Ast, partecipata della Regione, sembra avere risolto parzialmente le criticità. Continua l'autunno in Sicilia.

Corse soppresse e tratte recuperate. Prosegue in maniera turbolenta l’autunno in Sicilia in materia di trasporto pubblico extraurbano su gomma. Dopo le accese polemiche di un mese fa, quando in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico i problemi legati ai servizi garantiti dall’Azienda siciliana trasporti sono finiti all’attenzione anche dei media nazionali, la partecipata della Regione sembra avere risolto parzialmente le criticità che avevano portato l’assessorato regionale ad affidare a vettori privati i collegamenti che l’Ast non era riuscita a garantire.

Nelle ultime settimane, la società guidata dal neopresidente Alessandro Virgara ha però presentato richiesta per riprendere la gestione di diversi collegamenti ricadenti in più province dell’isola. Istanze che, così come dichiarato da Virgara al Quotidiano di Sicilia a fine settembre, sono seguite alla riparazione di alcuni autobus.

L’orizzonte verso cui si muove la società resta però nebuloso: sul sito di Ast, infatti, non mancano le comunicazioni riguardanti la soppressione di singole corse. Le ultime sono state comunicate giovedì scorso.

Le nuove restituzioni

Con una serie di decreti, il servizio 1 Autotrasporto persone del dipartimento regionale ai Trasporti ha revocato l’imposizione emergenziale di obbligo di servizio pubblico in precedenza notificata ad alcune imprese private.

L’ultimo caso riguarda le tratte Catania-Gravina-Mascalucia-Mompilieri-Tremestieri-San Giovanni la Punta-Sant’Agata li Battiati-Catania; Catania-Misterbianco-Motta Sant’Anastasia e Catania-Mascalucia-Nicolosi-Belpasso-Mascalucia-Catania, che dopo essere state assegnate a Interbus Spa ritorneranno sotto la gestione di Ast, in seguito all’accoglimento della richiesta formulata da quest’ultima nella giornata di venerdì.

In precedenza era toccato alle società Campagna & Ciccolo, Giardina, Magistro Autolinee, Angelo e Raffaele Cuffaro & C., Cracchiolo, Autolinee Gallo e alla stessa Interbus ricevere la comunicazione della revoca dell’obbligo di servizio pubblico imposto a metà settembre della Regione.

Le tratte che sono ritornate all’Ast in provincia di Messina sono la Messina-Barcellona Pozzo di Gotto, la Montalbano Elicona-Furnari-Barcellona Pozzo di Gotto-Messina, la Sorrentini-Patti stazione (con diramazione Laurello), la Forza d’Agrò-Santa Teresa di Riva-Alì Terme-Messina (con diramazione Fiumedinisi e Itala superiore), la San Piero Patti-bivio Colla-Patti-Messina (con diramazione Librizzi e deviazione sulla A20) e la Patti-Falcone-Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo (con diramazioni Oliveri e Tindari, e deviazioni Furnari e Tonnarella).

In provincia di Palermo l’Ast ha invece ripreso in mano la Palazzo Adriano-Prizzi-Lercara Friddi-Palermo, la Partinico-Montelepre-Palermo e la Palermo-Misilmeri-Marineo-Ficuzza-Corleone-Chiusa Sclafani-Burgio. Per quanto riguarda il Catanese, nei giorni scorsi, la partecipata ha comunicato di poter tornare a gestire l’autolinea Catania-Battiati-Tremestieri-Pedara-Trecastagni-San Giovanni la Punta-Battiati-Catania e la Catania-San Gregorio-Valverde-Maugeri-Aci Sant’Antonio-Aci Catena-Acireale.

Lungo momento di transizione

Provvedimenti specifici a parte, è fuor di dubbio che l’attuale fase vissuta dal settore dei trasporti extraurbani sia particolare. In ballo, ci sono diverse questioni che potrebbero portare nel prossimo futuro a cambiamenti nella geografia degli attori che operano nell’isola.

Le tratte di Ast, infatti, sono state rinnovate l’ultima volta nel 2022 ma si è trattato dell’ennesimo atto di un affidamento provvisorio che va avanti dalla fine del 2005. La Regione, dopo diversi richiami da parte delle istituzioni – compresa l’Antitrust –, ha avviato l’iter che porterà alla nuova gara per l’aggiudicazione del servizio locale extraurbano. Una procedura che dovrebbe prevedere una riduzione della rete di collegamenti garantita alla propria partecipata.

Dal canto proprio, nell’attesa che il bando venga pubblicato, l’Ast si è mossa per acquisire nuovi mezzi e, ancor prima, per noleggiarne una decina dai privati: per farlo è stata pubblicata una manifestazione d’interesse a cui hanno risposto due consorzi, uno siciliano e uno laziale.

Infine, al punto numero uno dell’agenda del neo-presidente Virgara resta la trasformazione della società per azioni in una società in house della Regione. Unica strada possibile da percorrere, secondo il governo Schifani, per dare un futuro all’Azienda siciliana trasporti.

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