I continui disservizi mettono a dura prova i cittadini della provincia costretti a fare i conti con corse sospese e mezzi obsoleti. La Regione non esclude di aprire ai privati una parte della gestione
RAGUSA – Anche nell’ex provincia di Ragusa non accennano a diminuire i disservizi del trasporto pubblico Ast e di conseguenza i continui disagi per i tantissimi viaggiatori che quotidianamente hanno necessità di usufruire del servizio per recarsi al lavoro, per studio o anche per andare in vacanza.
Sono tante le lamentele dei cittadini costretti ad attendere invano corse che vengono annullate sia per il trasporto urbano sia extraurbano.
Disservizi Ast, la denuncia di Stefania Campo
Sulla questione, nei giorni scorsi, è intervenuta direttamente all’Ars, la parlamentare regionale del M5S, Stefania Campo, la quale, ancora una volta, è tornata ad incalzare il governo regionale sulla necessità di rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico dell’Ast.
“Da anni – ha dichiarato Campo – denunciamo il disservizio del trasporto pubblico gestito dall’Ast. Mezzi obsoleti, che si sfasciano per strada e corse cancellate all’ultimo minuto, con studenti, turisti, pendolari e viaggiatori che vengono letteralmente abbandonati per strada. Succede in tutta la Sicilia ed è successo troppe volte nella mia provincia (Pozzallo, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Vittoria, etc etc). Ora, tutto questo, proprio alla vigilia della ripresa dell’attività scolastica è veramente sconfortante e sconcertante. Alla base di questa grave situazione vi sono autobus assolutamente da rottamare e quindi non idonei per la sicurezza dei viaggiatori. Diventa pertanto inderogabile che Schifani intervenga con estrema determinazione e severità. Servono mezzi nuovi e una idonea manutenzione di quelli vecchi. Non è più tempo di rimpalli”.
“Quello che viene naturale da chiedere all’assessore Aricò – interroga Campo – è che fine abbiano fatto i 45 milioni di fondi Pon che avevamo appostato in bilancio per consentire all’Ast di comprare nuovi mezzi”.
La Regione pronta ad aprire ai privati almeno una parte delle tratte
Dal canto suo la Regione è pronta ad aprire ai privati almeno una parte delle tratte finora coperte dalla partecipata regionale Ast. L’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Alessandro Aricò, infatti, ha dichiarato: “Si ritiene che l’evoluzione dell’attività di ristrutturazione societaria verso la forma di società in house providing, rappresenti la migliore soluzione possibile per assicurare la continuità dell’attività aziendale di Ast e per continuare ad assicurare i servizi al territorio”.
Ma come agire nell’attesa del passaggio da società partecipata a società in house? “Inserendo o scorporando – dice ancora Aricò – le tratte di trasporto extraurbano in capo ad Ast nel bando di prossima pubblicazione”.