A distanza di anni, continua a far discutere il vaccino contro il Covid-19 di AstraZeneca. Nei giorni scorsi, il colosso farmaceutico aveva annunciato che il suo lavoro potrebbe (anche se in casi definiti molto rari) provocare la trombosi. Inoltre, era stato anche deciso di ritirare dal commercio Ue il proprio vaccino.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Adesso, dopo qualche giorno, arriva un nuovo importante annuncio da parte di AstraZeneca. Il ritiro del suo vaccino contro il Covid-19, il famoso Vaxzevria, è stato allargato a tutto il mondo. Il colosso farmaceutico ha giustificato questa decisione parlando di una “eccedenza di vaccini aggiornati disponibili”.
Secondo alcuni autorevoli media britannici, la presa di posizione di AstraZeneca potrebbe comportare diversi rischi per l’importante casa farmaceutica. Il ritiro dal mercato mondiale, infatti, potrebbe portare alla richiesta di innumerevoli risarcimenti per diversi milioni di euro.
Citata in giudizio da una class action della Gran Bretagna, nei giorni scorsi AstraZeneca ha ammesso che il suo vaccino contro il Covid-19 potrebbe – anche se in casi giudicati “molto rari” – causare la sindrome da trombosi. Nel dettaglio, l’effetto collaterale ammesso dal colosso farmaceutico è noto come Thrombosis with Thrombocytopenia Syndrome.