I sindacalisti chiedono all'assessore alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro di avviare un confronto "costante e costruttivo" sui lavoratori socialmente utili Asu.
“Sugli Asu va messo a sistema un costante e costruttivo dialogo con il Governo centrale che coinvolga anche le forze sindacali”: a chiederlo sono Gaetano Agliozzo e Monica Genovese, segretario generale e segretaria regionale con delega della Fp Cgil, Paolo Montera e Margherita Amiri, segretario generale e segretaria regionale con delega della Cisl Fp Sicilia, e Danilo Borrelli, segretario generale della Uil Temp.
Nelle scorse ore, sul delicato tema della vertenza dei lavoratori Asu che interessa il mondo del lavoro in Sicilia, si è tenuto un incontro con l’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano.
Asu, i sindacati: “Si avvii dialogo con il Governo centrale”
“La Regione – chiedono i sindacalisti – individui con certezza i fabbisogni finanziari, proceda alla storicizzazione della spesa, attui la norma che permette il definitivo ‘sganciamento’ dalle cooperative e promuova una norma approvata dal parlamento nazionale, come già avvenuto per altre regioni. La richiesta di un dialogo serrato con il Governo nazionale, sempre avanzata dalle nostre sigle – spiegano i sindacalisti -, si fa più forte dopo la dichiarazione di incostituzionalità della norma che prevedeva la stabilizzazione dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili”.
“All’assessore, con cui sono ripresi i contatti, abbiamo chiesto, nelle more dell’approvazione della norma, che si proceda alla definizione e adozione di una carta dei diritti e di un piano di fuoriuscita, per quei lavoratori interessati. Il governo regionale avvii senza indugi il necessario confronto con il Governo nazionale così da arrivare al superamento di questa annosa, e già troppo a lungo protratta, vertenza”, concludono i sindacati.
Al termine dell’incontro, l’assessore e i sindacati hanno concordato di proseguire il confronto sia sul dossier Asu che sulla riforma delle Ipab e sugli ispettori del lavoro.