Agenzia per l’Italia digitale: vulnerabilità media nel 75% dei casi, alta nel 15% e critica nel 2%
PALERMO – Il processo di digitalizzazione che sta interessando ormai tutto il mondo porta con sé grandissimi vantaggi alla collettività, anche sul fronte del rapporto con la Pubblica amministrazione. L’informatizzazione degli uffici ha certamente favorito il dialogo tra Cosa pubblica e cittadini-utenti e grazie al web è adesso possibile venire a capo in pochi minuti di procedure che, fino al recente passato, potevano richiedere ore, se non addirittura giorni.
Tutto questo, però, ha anche un’altra faccia della medaglia, rappresentato dai rischi strettamente collegati all’utilizzo di infrastrutture digitali. Lo sanno bene, per esempio, al Comune di Palermo, vittima nelle scorse settimane di un feroce attacco hacker che ha messo in seria difficoltà tutto l’Ente.
Attacco informatico ai danni del Municipio di Palermo
La vicenda ha iniziato ad assumere contorni preoccupanti già nelle prime ore del mattino di giovedì 2 giugno, quando è stato rilevato un attacco informatico ai danni del Municipio. Per questo il sistema è stato cautelativamente spento e isolato dalla rete, mentre sono state contestualmente avviate tutte le attività necessarie per valutare natura e conseguenze dell’incidente. La Sispi, la società comunale che si occupa dei servizi digitali dell’Ente, ha costituito un team tecnico per gestire l’evento ma, nonostante tutti gli sforzi per limitare i danni, il sito istituzionale del Comune è stato per giorni irraggiungibile e con essi sono stati bloccati anche alcuni servizi per la cittadinanza. Una situazione che ha destato anche preoccupazioni in vista della tornata elettorale di domenica 12 giugno… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI