Una "vendetta" dopo anni anni di persecuzione, violenza psicologica e minacce: 55enne finisce in carcere a Catania.
I carabinieri del comando stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato – per atti persecutori e diffusione illecita di video sessualmente espliciti ai danni dell’ex compagna – un uomo di 55 anni.
Da tempo perseguitava l’ex, vent’anni più giovane di lui.
La rottura e gli atti persecutori ai danni dell’ex compagna
La donna aveva deciso di lasciare il compagno dopo tredici anni, di cui gli ultimi due di convivenza, perché stanca delle continue azioni di demolizione psicologica che lui avrebbe esercitato nei suoi confronti e che l’avevano costretta a un percorso terapeutico psicologico.
L’uomo, però, non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione e l’avrebbe prima perseguitata con messaggi e mail dal contenuto denigratorio, alternati ad altri nei quali chiedeva perdono; poi, avrebbe minacciato di divulgare video sessualmente espliciti della loro intimità.
A quel punto la vittima, angosciata e impaurita, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri sporgendo denuncia nei confronti del suo aguzzino, facendo avviare il cosiddetto “codice rosso”. Grazie alle dichiarazioni rese dalla vittima, confermate dai numerosi messaggi e mail ricevuti dall’ex, i carabinieri hanno arrestato il 55enne.
Video intimi mostrati in giro
Mentre a ragazza camminava a piedi lungo via Gabriele d’Annunzio, il 55enne l’avrebbe bloccata salendo sul marciapiedi con la sua moto e iniziando a mostrare ai passanti i video contenuti sul suo cellulare, che ritraevano la vittima in atteggiamenti intimi.
La ragazza, monitorata dalle forze dell’ordine, è stata raggiunta e trovata nascosta all’interno di un condominio, mentre l’uomo era ancora in strada, intento a denigrarla e insultarla a gran voce, mentre mostrava i video ai passanti stupiti.
I militari hanno soccorso la ragazza mentre l’ex veniva arrestato e portato in caserma. Il suo cellulare è stato sequestrato. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, il 55enne è stato condotto in carcere di Catania Piazza Lanza, dove è rimasto anche dopo l’udienza di convalida.