Atti persecutori a San Pietro Clarenza: "Apri la porta che ti scanno!"

Atti persecutori a San Pietro Clarenza: “Apri questa porta che ti scanno, ti ammazzo, ti scippo la testa!”

marikacontarino

Atti persecutori a San Pietro Clarenza: “Apri questa porta che ti scanno, ti ammazzo, ti scippo la testa!”

Redazione  |
domenica 21 Luglio 2024

L'uomo, al termine di una lite telefonica, si è recato presso l'abitazione dell'ex moglie, rompendo a calci la porta d'ingresso.

I Carabinieri di Gravina di Catania hanno arrestato a San Pietro Clarenza, un 50enne pregiudicato, residente a Belpasso, per “atti persecutori”.

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La richiesta di aiuto è stata lanciata da una signora che era stata appena minacciata dall’ex marito, il quale era riuscito a entrare in casa rompendo a calci la porta.

Gli atti persecutori a San Pietro Clarenza: il racconto

L’equipaggio, avuto accesso alla villa, si è trovato di fronte all’uomo che stava parlando con alcuni vicini, intervenuti dopo aver sentito le urla della donna, una 41 enne del posto. Lei, invece, appena ha visto i militari è uscita di casa e li ha raggiunti in strada, rassicurata dalla loro presenza. Ha così iniziato a raccontare di essere stata insultata e minacciata dall’ex durante una lite telefonica, in seguito alla quale lui l’aveva raggiunta in casa. La donna vittima di atti persecutori a San Pietro Clarenza si trovava con i 2 figli minorenni e un’amica. La vittima e la testimone hanno riferito ai militari che l’uomo aveva rotto la porta di ingresso dell’abitazione a calci, con il chiaro intento di aggredire la ex: “Apri questa porta che ti scanno, ti ammazzo, ti scippo la testa!”.

A quel punto la donna si era rifugiata in un’altra stanza, chiusa da un cancelletto in ferro, mentre i figli tentavano di calmare il padre. Il 50 enne, però, in preda ad una furia incontenibile, iniziava a rompere oggetti in casa, scaraventando anche in terra il televisore della cucina.

La signora ha iniziato a sfogarsi, raccontando che questa storia andava avanti ormai da sei anni, ovvero da quando la coppia si era separata. L’ex marito, infatti, aveva sempre cercato di intromettersi nella sua vita, appostandosi nei pressi della casa coniugale per accertarsi delle sue frequentazioni e creandole problemi per la gestione dei figli, insultandola e minacciandola continuamente.

Raccolti, dunque, tutti gli elementi di prova a carico dell’aggressore, i Carabinieri lo hanno arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Questa ne ha convalidato l’arresto per atti persecutori e ordinato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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