Stalking, lesioni e minacce a ex compagna: arresto a Catania

“Stasera ci ammazziamo tutti e due”, perseguita l’ex: incubo per una 46enne, arresto a Catania

“Stasera ci ammazziamo tutti e due”, perseguita l’ex: incubo per una 46enne, arresto a Catania

Redazione  |
giovedì 28 Settembre 2023

L'ennesimo caso di violenza in provincia di Catania: terribili minacce all'ex compagna. La denuncia e l'arresto.

La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito di attività investigativa svolta dai carabinieri della stazione di Piazza Verga a carico di un 47enne catanese, indagato per i reati di atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti dell’ex compagna, ha richiesto e ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dal medesimo comando stazione.

Le indagini coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, avrebbe fatto luce sulle condotte dell’uomo nei confronti dell’ex compagna, una 46enne di Catania.

Atti persecutori, lesioni e minacce all’ex compagna: arresto a Catania

L’attività investigativa dei carabinieri è scaturita dalla denuncia sporta lo scorso 9 settembre dalla donna, che ha riferito ai militari di essere vittima di comportamenti persecutori da parte dell’uomo, iniziati circa sei mesi prima, dopo la fine della relazione durata circa due anni.

L’uomo, non rassegnandosi alla scelta della donna, avrebbe iniziato a chiamarla insistentemente al telefono, da utenze differenti per impedirle di bloccare il suo contatto, con la richiesta di poterla incontrare anche per soli 10 minuti.

Il 47enne si sarebbe appostato più volte nei pressi del luogo di lavoro dell’ex per spiarla, in una circostanza sarebbe addirittura apparso improvvisamente mentre la donna scendeva dalla macchina, ed avrebbe iniziato a inseguirla a piedi, mentre la donna, spaventata, avrebbe allertato le forze dell’ordine che, intervenute, l’hanno scortata fino alla sua abitazione.

Le terribili minacce

Non contento, l’uomo avrebbe raggiunto la casa della vittima e, dopo essere stato allontanato dai vicini di casa, avrebbe contattato telefonicamente la donna minacciandola: “Sono salito (…) a prendermi il coltello, stasera tu e tua madre piangerete: vi brucio la macchina e ti ammazzo, non ho nulla da perdere”.

Dopo un paio di giorni il 47enne si sarebbe ripresentato sul posto di lavoro della donna pretendendo la restituzione del cellulare, un suo regalo, lasciando l’ex compagna priva di telefono. L’indomani, l’ennesimo degli atti persecutori: l’uomo avrebbe inseguito l’ex compagna mentre si recava al lavoro. Quando la donna, spaventata, ha interrotto la marcia del veicolo, il 47enne sarebbe entrato in auto e poi avrebbe minacciato nuovamente la vittima: “Ti ammazzo, muta, cammina, cammina”.

La donna, esasperata ed impaurita, avrebbe iniziato a gridare ma l’uomo l’avrebbe aggredita fisicamente cingendole il collo con il braccio con tale forza da farle mancare il respiro e contestualmente minacciandola gravemente: “Stasera ci ammazziamo tutti e due. Se ti calmi e vieni con me in un posto non ti succede niente e mi ammazzo solo io”. La malcapitata, alla richiesta perentoria dell’uomo di scendere dall’auto, perché avrebbe guidato lui, sarebbe riuscita a togliere le chiavi dal quadro di accensione e a fuggire dall’auto aprendo repentinamente la portiera.

Gli episodi di violenza, minacciosi e di gravità crescenti, sarebbero da ricondurre anche a una gelosia ossessiva dell’uomo nei confronti dell’ex compagna, che sarebbe stata minacciata di morte qualora un altro uomo si fosse avvicinato a lei: “O sei mia, o di nessun altro”.

I provvedimenti

L’indagato, destinatario già dall’8 settembre scorso del provvedimento di ammonimento emanato dal Questore di Catania, avrebbe “intensificato”, in un arco temporale di una ventina di giorni, gli atti persecutori nei confronti della donna fino a generare in quest’ultima un forte timore per la sua incolumità e dei propri familiari.

Immagine di repertorio

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