Lo scorso 9 gennaio, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha delegato alla Polizia di Stato l’esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Alfredo Florio, pregiudicato di 50 anni, gravemente indiziato, di atti sessuali con minore in cambio di corrispettivo in denaro.
I reati commessi sarebbero aggravati dal fatto che l’odierno indagato abbia approfittato della situazione di necessità della vittima.
Il procedimento è scaturito da una richiesta di intervento formulata proprio dall’indagato lo scorso 27 settembre. L’uomo avrebbe dichiarato di aver subìto poco prima un furto da parte di un giovane straniero. L’indagato ha fornito le descrizioni fisiche del presunto autore del furto precisando che alloggiava in una struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati situata a Catania.
Le indagini hanno consentito agli inquirenti di identificare il minore, che – raggiunto dagli agenti – ha riconsegnato il cellulare a Florio. Le successive investigazioni – coordinate dalla Procura etnea e svolte dalla Squadra Mobile Sezione Reati contro la persona, sessuali e in danno di minori – hanno però fatto emergere altri dettagli sulla vicenda.
In particolare, gli agenti hanno confermato che il minore – orfano, giunto in Italia di recente via mare assieme ad altri cittadini extracomunitari – aveva conosciuto l’indagato tramite un suo coetaneo connazionale. Secondo il racconto fornito dal minore, in occasione dei diversi incontri organizzati dall’indagato a Catania, il 50enne Alfredo Florio compiva con la vittima atti sessuali in cambio di piccoli corrispettivi (piccole somme di danaro, sigarette o birre).
Il minore avrebbe poi riferito agli inquirenti di aver rubato il cellulare dell’indagato durante un incontro avvenuto proprio il 27 settembre, dopo aver respinto altre avance. Gli agenti hanno scoperto che il ragazzo avrebbe inviato foto del proprio organo genitale, presumibilmente in cambio di denaro (gli agenti hanno trovato in suo possesso, infatti, banconote da 50 euro). Il racconto reso dalla persona offesa è stato confermato da altri testimoni.
L’autorità giudiziaria competente a Catania ha quindi disposto il sequestro del cellulare di Alfredo Florio per verificare la storia dei presunti atti sessuali con minore. Dopo gli accertamenti di rito, l’arrestato è stato condotto al carcere di Piazza Lanza.
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