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Atti vandalici e furti al cimitero di Sant’Orsola di Palermo: nuove misure di sicurezza

Atti vandalici e furti al cimitero di Sant’Orsola di Palermo: nuove misure di sicurezza
cimitero

“Solo attraverso uno sforzo comune si potrà garantire che il camposanto rimanga uno spazio di rispetto, raccoglimento e memoria”, scrive la Fondazione

Atti vandalici e furti al cimitero di Sant’Orsola, a Palermo. A denunciarlo è la Fondazione Camposanto di Santo Spirito che gestisce il cimitero e che, per cercare di “contrastare il preoccupante fenomeno di furti e trafugamenti che ormai da tempo affligge l’area cimiteriale”, ha deciso di adottare alcune misure straordinarie di sicurezza.

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“Cimitero bersaglio di atti vandalici e furti”, la denuncia della Fondazione Camposanto di Santo Spirito

“Con profondo rammarico – scrive la Fondazione – l’amministrazione del camposanto deve constatare che un luogo così sacro e caro ai palermitani, dedicato alla custodia e al riposo dei defunti, è diventato bersaglio di atti vandalici e furti che offendono non solo il valore materiale degli oggetti sottratti, ma soprattutto la memoria e il rispetto che tutti devono ai defunti”.

Le nuove disposizioni prevedono: il controllo di tutti i veicoli in ingresso da parte del personale di vigilanza, chi non vorrà sottoporsi alla verifica non potrà accedere al cimitero, previa segnalazione del numero di targa; accesso consentito esclusivamente agli autorizzati, ovvero i possessori di ‘pass auto’, le auto (massimo due) a seguito dei funerali, i mezzi delle ditte private preventivamente autorizzate dal capo settore o dal vice di turno.

“La Fondazione – prosegue la nota – è consapevole che queste misure possano rappresentare un disagio per i visitatori, ma confida sulla loro comprensione visto che la tutela dell’integrità del cimitero e il rispetto dovuto ai defunti e alle loro famiglie devono essere considerati una priorità. Pertanto, si invitano quanti si recano al cimitero di S. Orsola a collaborare con il personale di vigilanza, sottoponendosi con pazienza ai controlli necessari. Solo attraverso uno sforzo comune si potrà garantire che il camposanto rimanga uno spazio di rispetto, raccoglimento e memoria”.