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Audio choc su Zelensky, Berlusconi: “Interpretazione distorta”. Meloni: “Fuori da Governo non atlantisti”

Audio choc su Zelensky, Berlusconi: “Interpretazione distorta”. Meloni: “Fuori da Governo non atlantisti”
SILVIO BERLUSCONI

L’ex premier Silvio Berlusconi è intervenuto per replicare alla diffusione degli audio nei quali accusa il presidente ucraino Zelensky dello scoppio della guerra.

Non si è fatta attendere la replica di Silvio Berlusconi in merito alle sue parole “catturate” in un audio nel quale punta il dito contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nella registrazione incriminata, l’ex premier accusa Zelensky dello scoppio della guerra nell’ex Paese sovietico. Il suo omologo russo Vladimir Putin, sempre secondo Berlusconi, non avrebbe voluto l’esplosione del conflitto ma sarebbe stato costretto ad agire sotto alcune pressioni.

“Sinceramente, data la gravità del momento internazionale e l`importanza delle decisioni da assumere per il futuro del nostro Paese, pensavo di dover dedicare il mio tempo a cose più importanti che a rettificare interpretazioni distorte e francamente ridicole del mio pensiero”, afferma il leader di Forza Italia al Corriere della Sera.

Berlusconi: “Su di me disinformazione e calunnie”

Secondo l’ex premier l’audio incriminato “è stato diffuso senza conoscere il senso globale delle mie parole, con il solo scopo di diffondere calunnie e disinformazione”.

Il leader azzurro, nella serata di ieri, è inoltre intervenuto a sorpresa nel mezzo della diretta della trasmissione “Diario Politico” di La7 condotta da Enrico Mentana e dedicata alla formazione del nuovo Governo italiano per chiarire ulteriormente la sua posizione.

Mentana: “Audio da inquadrare in discorso più generale”

“Era Silvio Berlusconi, come avrete intuito”, ha affermato Mentana dopo aver concluso la conversazione telefonica con l’ex presidente del Consiglio. Berlusconi ha chiamato per ribadire che ciò che è stato ascoltato “va inquadrato in un discorso più generale di cui si è preso solo questo aspetto”.

La discussione, secondo Berlusconi, era il racconto di una preoccupazione “riguardo al clima che si è creato nel rapporto tra Russia, Europa ed Occidente, con il Governo degli Stati Uniti che ha disatteso le premesse multilaterali date da Donald Trump e con una situazione che è diventata sempre meno favorevole, anche perché dopo 23 anni si è creata una situazione con un solo beneficiario, la Cina”.

“Berlusconi preoccupato per rottura Europa-Russia”

“La preoccupazione generale di Berlusconi – ha aggiunto Mentana – era che ci fosse la rottura tra Europa e Russia, che in qualche modo interrompeva una spirale già rallentata dopo gli accordi di Pratica di Mare, con il fatto che la Cina potesse approfittare di tutto questo. Questa è la contestualizzazione dell’interessato e che era alla base delle sue parole”.

“Una posizione che – conclude Mentana – è diversa da quella del Governo italiano e dalla leader del futuro governo di Centrodestra“.

Meloni: “Chi non condivide Atlantismo fuori da Governo”

Proprio nelle scorse ore l’aspirante premier Giorgia Meloni si è espressa per ribadire la natura atlantista del prossimo esecutivo e mettere un tampone a una situazione che rischia di indebolirla sulla scena internazionale.

“Intendo guidare un Governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del Governo, a costo di non fare il Governo”, ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia, senza mai citare l’alleato Berlusconi.