L’unico Comune della provincia a essere privo di un impianto adeguato: il tema al centro di una seduta monotematica del Consiglio
AUGUSTA (SR) – Quello di Augusta è l’unico Comune della provincia di Siracusa ad essere privo di un impianto di depurazione delle acque reflue che, da decenni, vengono versate direttamente a mare rendendo non balneabile la costa. Conseguentemente a questa grave situazione la città di Augusta è oggi uno dei centri colpiti dall’infrazione comunitaria per il mancato trattamento dei reflui urbani (sentenza di condanna C-251/17, giunta a sanzione pecuniaria).
L’iter procedurale per la realizzazione dell’impianto di depurazione di Punta Cugno è stato l’argomento al centro di un consiglio comunale monotematico. All’incontro hanno preso parte il Sub Commissario, Riccardo Costanza, il responsabile unico del procedimento, Valentina Parco, il direttore di esecuzione del contratto, Giuseppe Iannazzo, il rappresentante del gruppo dei progettisti, Giangiulio Berardo, e il sindaco, Giuseppe Di Mare.
All’incontro, richiesto dai consiglieri di minoranza, non sono state invitate le associazioni ambientaliste e di cittadini interessante all’argomento.
“Ad Augusta il problema della mancanza di un depuratore è molto sentito dai cittadini – ha detto il Sub Commissario Costanza – . Il nostro obiettivo è quello di migliorare la situazione del territorio. Quello di Augusta è il Comune che ha presentato in assoluto più criticità sia in termini di vincoli e autorizzazioni, sia per l’enorme estensione fognaria e per la presenza di un depuratore che esiste, ma che non è mai entrato in funzione. Del problema di Augusta se ne sta occupando un gruppo di professionisti qualificati. Ci siamo occupati della redazione di un progetto esecutivo che consta di 800 elaborati; abbiamo avviato un iter ambientale, quale è la verifica di esclusione della Via (Valutazione d’impatto ambientale), che per legge deve durare 45 giorni ma che, nonostante siano passati parecchi mesi, non ha ancora portato al decreto. Siamo a conoscenza di aver ottenuto l’esclusione della Via, di conseguenza, una volta ottenuto il decreto potremo fare la conferenza dei servizi, fare la verifica e appaltare i lavori. Siamo riusciti a raddoppiare i finanziamenti destinati ad Augusta, nonostante l’aumento del costo dei materiali, che sarà in termini di numero di abitanti l’agglomerato che ha ottenuto il finanziamento maggiore ammontante a 60 milioni di euro”.
Il progetto, illustrato dalla Rup Valentina Parco, prevede il completamento della rete fognaria nelle aree dell’Isola e Borgata, di Brucoli e di Monte Tauro. Saranno realizzati complessivamente 52 chilometri di nuova fognatura, 27 impianti di sollevamento, di cui il più grande è quello di P0 che colletterà tutti i reflui delle suddette aree e fungerà anche da stazione di pretrattamento. Infine da P0 partirà un collettore, attraverso il quale il refluo verrà conferito al depuratore di Punta Cugno che riceverà un carico complessivo di 57 mila abitanti equivalenti di cui 17 mila provenienti dall’agglomerato di Agnone.
Dal depuratore sarà previsto un rilancio a mare, e a tal fine sarà utilizzato il pontile consortile di Punta Cugno dove vi dovrebbe sorgere anche il deposito costiero di Gnl.
Infine nel progetto è stato anche redatto lo studio di fattibilità per la zona di Agnone che ha visto come migliore soluzione tecnico-economica quella di convogliare i reflui alla stazione P0. In base al crono-programma la durata complessiva dei lavori sarà di 26 mesi, ma la data del loro inizio dipenderà dai tempi della burocrazia.