Augusta, approvato il rendiconto di gestione 2023 - QdS

Augusta, approvato il rendiconto di gestione 2023

Luigi Solarino

Augusta, approvato il rendiconto di gestione 2023

sabato 13 Luglio 2024

Il presidente del Collegio revisiori dei conti, Gioviale: “Parere positivo ma rilevate irregolarità nella gestione della cassa economato. Abbiamo segnalato 90 debiti fuori bilancio per spese legali”

Tra i 236 enti locali siciliani che non hanno ancora approvato il rendiconto di gestione per il 2023 e che per tale motivo sono stati commissariati figurano 12 Comuni della provincia di Siracusa. Si tratta dei Comuni di Augusta, Avola, Buccheri, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Lentini, Portopalo, Priolo, Siracusa e Sortino.

Tuttavia, il Comune di Augusta, prima che venisse deciso il commissariamento, aveva convocato una seduta del Consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto 2023. La responsabile del settore Finanziario del Comune, Gisella Vaccaro, ha illustrato in aula il documento. “Il rendiconto è tutto sommato positivo, così come si può notare anche dal parere dei revisori dei conti – ha affermato Gisella Vaccaro – . Il prospetto più significativo di tutta la gestione dell’anno è quello dimostrativo del risultato di amministrazione. Risultato che, al 31 dicembre 2023 ammonta a 98 milioni 923 circa. A questo si aggiunge la parte accantonata, la parte vincolata e una parte destinata agli investimenti”. “È d’obbligo accantonare il fondo crediti di dubbia esigibilità che è pari a 46 milioni 897 mila euro circa e siamo coerenti con la norma – ha proseguito la responsabile del settore finanziario – perché abbiamo accantonato il 100% di quello che ancora dobbiamo incassare; il fondo anticipazioni e liquidità (uno riguarda il post dissesto e l’altro quello dell’Organo straordinario di liquidazione) di 11 milioni 722 mila circa; un fondo perdite società partecipate per 50 mila euro e non abbiamo perdite nei confronti di queste società; il fondo contenziosi ammonta a 9 milioni 650 mila”. “La parte vincolata da trasferimenti è di 3 milioni 494 mila, per il vicolo derivante da contrazioni di mutui l’importo è di 1 milione 311 mila euro, la parte accantonata per gli investimenti è pari a 1 milione 438 mila – ha concluso – . Chiudiamo, pertanto, con un avanzo disponibile di poco più di 1 milione 251 mila euro”.

Il presidente del collegio dei revisori dei conti, Pietro Gioviale, ha dichiarato: “Abbiamo dato parere positivo al rendiconto ma anche evidenziato la “grave irregolarità” della gestione della cassa economato con un importo rilevantissimo, esagerato, di anticipazione di 180 mila all’anno, 45 mila trimestrale, che venivano spesi per far fronte all’ordinarietà, come spese di manutenzione dei mezzi e anche la cancelleria dell’Ente”. “Siamo stati costretti – ha proseguito Gioviale – a fare una segnalazione alla Corte dei conti, per la verità l’Ente si è mosso immediatamente bloccando per un periodo il servizio economato e procedendo celermente ad una modifica dell’anticipazione”. “Infine – ha concluso Gioviale – abbiamo rilevato un grande numero di contenziosi tributari in cui il Comune viene citato in giudizio nella commissione tributaria, ma non si costituisce. E perde costantemente le cause in contumacia per mancata presentazione di documentazione, abbiamo segnalato 90 debiti fuori bilancio per spese legali per circa 100 mila euro, oltre a tutti i tributi che l’Ente perde”.

Il sindaco, Giuseppe Di Mare, ha sottolineato la decisione di esternalizzare una parte dei tributi e “per l’evasione nell’ultimo anno abbiamo avuto risultati importanti perché abbiamo mandato cartelle per 4 milioni di Imu e 1 milione e 200 mila di Tari. Solo di Tari abbiamo trovato 4300 utenze fantasma a cui abbiamo mandato gli ultimi 5 anni di contribuzione. Abbiamo una situazione ottimale è un bilancio sano ma appesantito da una presenza eccessiva di accantonamenti che ci devono essere ma che sono frutto di una gestione che viene da lontano”. Il consiglio ha approvato il rendiconto con i soli voti della maggioranza.

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