Augusta, Legambiente chiede interventi nell’area del porto - QdS

Augusta, Legambiente chiede interventi nell’area del porto

Luigi Solarino

Augusta, Legambiente chiede interventi nell’area del porto

venerdì 02 Aprile 2021

L’associazione megarese lancia l’allarme: “Il canale sottostante il ponte del Rivellino è quasi del tutto ostruito dalla sabbia e questo impedisce il ricambio e l’auto-depurazione delle acque”

AUGUSTA (SR) – “Il canale sottostante il ponte del Rivellino è quasi del tutto ostruito dalla sabbia”.

Lo segnala il circolo megarese di Legambiente che fa notare che sotto il Ponte Spagnolo, che collega l’isola di Augusta alla terraferma, il canale di collegamento tra il porto Megarese e il golfo Xifonio è quasi del tutto ostruito da sedimenti sabbiosi che ormai formano delle basse dune.

Difatti chiunque attraversa il ponte può osservare che sotto i piloni il pescaggio è ridotto ad alcune decine di centimetri ed è di tutta evidenza che il lento ricambio delle acque del porto Megarese, che normalmente avviene anche attraverso il deflusso nel porto Xifonio, incontra un ulteriore ostacolo che potrebbe facilitare il verificarsi di fenomeni di eutrofizzazione delle alghe.

Secondo Legambiente il problema sarebbe dovuto “All’assurda tecnica utilizzata per edificare il secondo ponte di accesso ad Augusta, realizzando nel golfo Xifonio un ‘rilevato in terra’ sul quale si è poi lavorato per costruire il viadotto Federico II. Il rilevato in terra ha sicuramente fornito, con i suoi sedimenti portati via dal mare, un contributo importante nella riduzione del pescaggio sotto il Ponte Spagnolo”.

Già in passato l’Associazione ambientalista aveva fatto presente questo problema che si ripresenta periodicamente.

“Come abbiamo detto in analoghe circostanze – afferma il rappresentante di Legambiente Augusta, Enzo Parisi – l’insabbiamento di questo canale non è questione di poco conto. Infatti, più studi condotti nel corso degli anni dimostrano che il deflusso delle acque dal porto Megarese verso il porto Xifonio, attraverso lo stretto braccio di mare che separa l’isola di Augusta dalla terraferma e sul quale insiste il Rivellino, ha un’influenza determinante sull’ampio fenomeno di eutrofizzazione esistente nel porto. In breve, un deflusso normale – non ostacolato da sedimentazioni ed alghe – migliora lo stato di salute delle acque del porto Megarese; viceversa, un deflusso ridotto o inesistente acuisce lo stato di degrado impedendo il ricambio e l’auto-depurazione delle acque”.

“È quindi urgente – prosegue il rappresentante di Legambiente Augusta – provvedere con celerità e cautela alla rimozione dei banchi di sabbia per ripristinare il vitale deflusso delle acque prima che con l’arrivo della stagione estiva la situazione peggiori”.

“Legambiente – conclude Enzo Parisi – chiede al sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, qualora egli non lo avesse già fatto, di disporre gli opportuni accertamenti, di informare gli Enti competenti e di sollecitare il loro intervento immediato per risolvere la problematica”.

Infine Legambiente, con l’occasione, ricorda a tutti gli organi che hanno responsabilità e competenze sul consolidamento e restauro del Ponte Spagnolo che “Il notorio stato di dissesto e degrado della struttura richiede interventi da attuare con la massima urgenza”.

“Né si deve dimenticare – conclude – che occorre ancora rimuovere le macerie semisommerse dello spigolo di levante del Rivellino Quintana crollato nel 2013 (restaurato nel 2015) e recuperare e consolidare lo spigolo di ponente franato parecchi decenni prima”.

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