Augusta, Punta Izzo, si allontana l’idea di un “parco eco-culturale - QdS

Augusta, Punta Izzo, si allontana l’idea di un “parco eco-culturale

Luigi Solarino

Augusta, Punta Izzo, si allontana l’idea di un “parco eco-culturale

mercoledì 29 Dicembre 2021

A lanciare l’allarme, il Coordinamento Punta Izzo Possibile che punta i riflettori sul “rafforzamento dell’area di addestramento militare dopo alcuni lavori recentemente appaltati da Marisicilia”

AUGUSTA (SR) – “Il ruolo di Punta Izzo quale zona di addestramento militare sembra destinato a rafforzarsi. Il comando di Marisicilia ha di recente appaltato alcuni lavori definiti di “adeguamento a norma” delle “infrastrutture di supporto logistico” per gli “equipaggi di volo e gruppi subacquei” che in quest’area svolgono regolari esercitazioni militari”.

Lo rende noto il Coordinamento Punta Izzo Possibile che da tempo si batte con altre Associazioni affinché l’area militare, sita nel territorio di Augusta, venga riconvertita in un parco eco-culturale aperto alla pubblica fruizione.

A darne notizia è un avviso della Direzione del Genio per la Marina di Augusta che riferisce dell’aggiudicazione dell’appalto, del valore di poco inferiore ai 160 mila euro, a una ditta edile di Messina.

“Un intervento che al di là della sua entità, – afferma il portavoce del Coordinamento Punta Izzo Possibile, Gianmarco Catalano – conferma la volontà della Difesa di ravvivare e consolidare l’impiego militare di un lembo di costa sottoposto al massimo livello di tutela paesaggistica ma sede di un poligono di tiro mai ufficialmente dismesso”.

“Un poligono di tiro – prosegue Catalano – che è stato di recente oggetto di attività di caratterizzazione ambientale, ma per il cui rifacimento e ampliamento è ancora pendente il progetto della Difesa di un fabbricato con annesso parcheggio sulla scogliera in aperta violazione del vincolo d’inedificabilità assoluta vigente nell’area sin dal 31 dicembre 1976, data di entrata in vigore della Legge regionale n. 78/1976”. “

Un divieto di costruire già infranto dalla realizzazione dell’attuale poligono “di tipo chiuso a cielo aperto, trattandosi di un fabbricato in cemento armato eretto a pochi metri dalla battigia come nei più classici esempi di abusivismo edilizio – aggiunge il portavoce del Coordinamento – . A confermarlo indirettamente è lo stesso comando di Marisicilia, che in una nota ufficiale ha di recente ammesso che “non ha evidenza – né da atti di inventario né da Piani regolatori storici – di documentazione tecnica attestante l’esatta data di realizzazione/costruzione del poligono”.

Alla luce dei nuovi lavori appaltati per l’addestramento di velivoli e unità navali, il Coordinamento Punta Izzo Possibile ha indirizzato a Marisicilia una formale istanza di accesso civico con la quale si “Richiede di chiarire la tipologia delle opere appaltate”.

Nella stessa istanza si domanda inoltre di “Accedere all’autorizzazione paesaggistica, che resta obbligatoria per ogni intervento di trasformazione edilizia a Punta Izzo”. Frattanto, a conferma dell’attivismo militare nell’area, lo scorso 22 dicembre la Capitaneria di Porto ha emanato un’ordinanza d’interdizione della zona di mare antistante Punta Izzo in vista dell’ennesima “esercitazioni militare, con l’impiego di unità e velivoli militari” che si svolgerà oggi.

“La prospettiva di riconvertire Punta Izzo in parco eco-culturale – conclude Gianmarco Catalano – continua così a infrangersi contro i piani della Difesa che, indifferenti all’alternarsi dei governi nazionali, disattendono l’istanza popolare di smilitarizzazione e gli obblighi giuridici di tutela di questo promontorio dalla straordinaria valenza naturalistica, archeologica e culturale”.

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