Ad aprile 2025 l’inflazione generale rallenta leggermente, ma per le famiglie italiane l’impatto sui consumi quotidiani rimane significativo. I dati Istat mostrano che proprio le voci di spesa più ricorrenti e necessarie — come alimentari e trasporti — continuano ad aumentare, contribuendo a un incremento del carrello della spesa che passa dal +2,1% di marzo al +2,6%.
A pesare di più sono i beni alimentari non lavorati, che crescono del +4,2%, e quelli lavorati (+2,2%). I servizi legati ai trasporti registrano un aumento del +4,4%, mentre quelli per l’abitazione segnano un +0,3%.
Inflazione generale all’1,9%, in lieve calo
Nel complesso, l’inflazione misurata dall’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) si attesta al +1,9% su base annua, in leggera diminuzione rispetto alla stima preliminare del 2%. Su base mensile si registra un aumento contenuto dello 0,1%. Tuttavia, il calo riguarda principalmente i beni energetici, che risultano in controtendenza:
- Energetici regolamentati: -6,9%
- Energetici non regolamentati: -5,8%
Questi cali non bastano però a compensare gli aumenti nelle categorie più sensibili per i bilanci familiari.
Festività di aprile e rincari sui prodotti stagionali
Il mese di aprile, caratterizzato dalle festività pasquali e dal ponte del 1° maggio, ha visto ulteriori rincari su alimenti e bevande tipici del periodo. Tra i prodotti che hanno registrato le variazioni maggiori:
- Caffè: +21,7%
- Burro: +17,8%
- Cacao: +15,6%
- Cioccolato: +12%
- Bevande analcoliche: +8,7%
- Agrumi: +9,5%
- Carne ovina: +4,9%
- Formaggi: +4,8%
Variazioni territoriali: differenze marcate tra Nord e Sud
A livello geografico, l’inflazione non è omogenea. Le città con i maggiori aumenti su base annua sono:
- Genova: +2,6%
- Padova: +2,5%
- Bolzano, Napoli, Rimini: +2,4%
Tra le regioni, Liguria registra la variazione più alta (+2,5%), mentre il Molise si conferma la più stabile (+1,3%). Nel confronto per aree geografiche:
- Sud Italia: +2%
- Nord Est: +1,9%
- Centro: +1,8%
Turismo e mobilità: aumenti nei trasporti aerei e alberghi
Anche i costi legati al turismo hanno subito rincari significativi nel mese di aprile, complici la maggiore domanda durante i ponti primaverili:
- Voli europei: +34,1%
- Voli intercontinentali: +27,3%
- Voli nazionali: +26,6%
- Servizi alberghieri: +13,1%
Export in frenata verso l’Europa, ma crescono le vendite extra-UE
Sul fronte del commercio estero, a marzo 2025 si registra un calo dell’export totale dell’1% rispetto al mese precedente. Le esportazioni verso l’Unione europea sono in flessione (-5%), mentre crescono quelle verso i Paesi extra-UE (+3,3%).
Gli Stati Uniti rappresentano il principale contributo positivo su base annua (+41,2%), trainati dai settori farmaceutico e dei mezzi di trasporto navale, con una spinta legata anche a previsioni di futuri dazi commerciali. Senza questi comparti, le esportazioni verso gli USA sarebbero in calo del 4,1%.
Altri dati:
- OPEC: +25%
- Francia: +4,2%
- Turchia: -30,1%
- Cina: -8,3%
L’import cresce del 7,6%, sostenuto in particolare dagli acquisti di farmaci dalla Cina.

