Aumento degli attacchi agli ATM nel 2023: +21,5% rispetto all'anno precedente - QdS
27 Marzo 2025

Aumento degli attacchi agli ATM nel 2023: +21,5% rispetto all’anno precedente

Aumento degli attacchi agli ATM nel 2023: +21,5% rispetto all’anno precedente

Redazione  |
lunedì 17 Marzo 2025

Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo, ha evidenziato che questi attacchi hanno fruttato complessivamente 3,5 milioni di euro.

Il 2023 ha visto un preoccupante incremento degli attacchi agli sportelli ATM, con un totale di 147 episodi registrati, segnando un aumento del 21,5% rispetto all’anno precedente. Secondo il rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2024, pubblicato dall’Ossif, il centro di ricerca dell’ABI sulla sicurezza anticrimine, l’indice di rischio per il 2023 si attesta a 0,4 attacchi ogni 100 apparecchiature.

L’aumento degli attacchi e il bottino complessivo

Nel corso del 2023, sia gli episodi riusciti che quelli falliti sono aumentati, raggiungendo il 56,5% del totale. Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo, ha evidenziato che questi attacchi hanno fruttato complessivamente 3,5 milioni di euro, con una media di 54 mila euro per evento.

Le regioni più colpite: Sicilia al nono posto

La regione più colpita dagli attacchi è stata la Lombardia, con 24 episodi, seguita da Emilia-Romagna e Toscana, entrambe con 23 attacchi. La Sicilia si posiziona al nono posto con 6 colpi agli ATM e un indice di rischio di 0,3 attacchi ogni 100 apparecchiature.

Caratteristiche degli attacchi: quando e come avvengono

I dati evidenziano che gli attacchi si sono concentrati soprattutto negli ultimi tre mesi dell’anno, con un picco nel mese di dicembre (33 episodi, pari al 22,5% del totale). La maggior parte degli attacchi (46,9%) si è verificata durante le notti tra il venerdì e il sabato, principalmente tra le due e le cinque del mattino (78% dei casi). La tecnica più utilizzata è stata l’uso di esplosivi (58,6% dei casi), seguita dallo scasso dell’ATM (25,5%) e dall’asportazione dell’intera apparecchiatura (15,9%).

Il pericolo per utenti e cittadini

Questi attacchi rappresentano un grave pericolo per l’incolumità di cittadini e utenti. L’uso di esplosivi aumenta il rischio di danni collaterali, con la possibilità che pedoni o automobilisti si trovino nel luogo dell’esplosione nel momento sbagliato. Le schegge di vetro, acciaio e plastica proiettate dall’esplosione potrebbero causare gravi ferimenti. Finora nessuno ha riportato lesioni gravi, ma il rischio rimane alto.

Le contromisure proposte dalla Fabi

Per contrastare questo fenomeno criminale, la Fabi propone una serie di misure di sicurezza tra cui:

  • Sensori antiscasso e antintrusione
  • Blindatura dei mezzi forti
  • Dispositivi per proteggere locali e vetrine
  • Difese passive come dissuasori e sensori per la rilevazione di gas
  • Dispositivi per impedire l’introduzione di esplosivi negli ATM

Inoltre, la Fabi sottolinea la necessità di maggiori investimenti da parte delle banche per garantire la sicurezza degli impianti e delle persone, incrementando anche la vigilanza privata con pattugliamenti notturni. Le sole Forze dell’Ordine, già in difficoltà per la carenza di uomini e mezzi, non possono affrontare il problema da sole.

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