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In aumento i beneficiari dell’Assegno unico universale

In aumento i beneficiari dell’Assegno unico universale
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In Sicilia, nel corso del 2024, sono stati oltre 920 mila a ricevere il sussidio, per un importo medio mensile di 190 euro. A fare un punto della situazione è stato l’Osservatorio statistico dell’Inps, che ha diffuso i dati a livello nazionale

PALERMO – Di anno in anno cresce il numero dei figli siciliani beneficiari dell’Assegno unico universale, un beneficio economico per tutte le famiglie che abbiano figli a carico. I dati sono stati pubblicati dell’Osservatorio statistico dell’Inps sull’Auu, e mostrano come, nei due anni trascorsi dall’introduzione del sostegno al reddito, i numeri siano cresciuti in maniera regolare.

In Sicilia un totale di figli pari a 920.212 nel 2024

Se il 2022 ha registrato, in Sicilia, un totale di figli pari a 793.419, con un importo medio mensile di 161 euro, distribuiti su dieci mensilità, visto che l’Auu è stato introdotto a partire dall’1 marzo di quell’anno, nel 2023 i numeri salgono a 844.260 e un importo medio mensile di 177 euro. Aumenti ancora maggiori si sono registrati nel 2024, quando il numero totale è arrivato a 920.212 e l’importo è salito ulteriormente a 190 euro. Non bisogna però dimenticare che l’aumento dei richiedenti è legato anche all’eliminazione del Reddito di cittadinanza. Chi ne fruiva, infatti, riceveva al suo interno anche la quota figli.

In media, dal 2022 al 2024, rispettivamente 158, 174 e 187 euro

Se si guarda più nello specifico, l’importo medio calcolato nasce dalla media ponderata tra i figli non disabili – che hanno ricevuto in media, nei tre anni, rispettivamente 158, 174 e 187 euro – e i figli disabili, che per la propria condizione di salute ricevono assegni più alti, pari, nei tre anni, a 226, 239 e 257 euro. I fondi distribuiti in Sicilia raggiungono cifre molto importanti: nel 2022 si supera 1,1 miliardi di euro, che salgono a 1,6 nel 2023, fino ai 2 miliardi di euro del 2024.

L’Inps ha erogato alle famiglie un totale di 19,8 miliardi di euro

Parlando invece di dati nazionali, lo scorso anno l’Inps ha erogato alle famiglie un totale di 19,8 miliardi di euro in assegni unici universali, un aumento significativo rispetto ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022. Sono stati in totale 6.365.693 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno sempre nel 2024, per un totale di poco più di 10 milioni di figli beneficiari. A chiusura di anno, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, si è attestato sui 172 euro, in una forbice che è andato da circa 57 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima, pari a 45.574,96 euro, a 222 euro per la classe di Isee minima, pari a 17.090,61 euro.

L’Assegno unico universale rappresenta una vera rivoluzione

L’Assegno unico universale rappresenta una vera rivoluzione considerato che, rispetto a prima, i fondi vengono erogati direttamente alle famiglie e non passano più per il datore di lavoro. In questo modo, l’assegno non è indirizzato soltanto ai dipendenti, ma possono usufruirne tutte le famiglie che ne facciano richiesta, a partire dal settimo mese di gravidanza e per i giovani fino a 21 anni di età. Per i maggiorenni, l’assegno non decade nel caso in cui si frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea; si svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8 mila euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale. L’assegno viene riconosciuto anche dopo i 21 anni per i figli disabili a carico, per i quali è prevista una maggiorazione in base al grado di disabilità.

Il calcolo dell’assegno unico universale dipende dall’età del figlio

Il calcolo dell’assegno unico universale dipende dall’età del figlio richiedente, oltre che dal reddito familiare. Non è necessario ripresentare la domanda ogni anno, ma va aggiornato, entro il 28 febbraio; se ciò non viene fatto, verrà pagata la quota minima prevista.

A partire dall’1 gennaio scorso, come ogni anno, l’importo dell’assegno è stato adeguato all’aumento del costo della vita, pari al +0,8% nel 2024. Inoltre, è stato deciso che un ulteriore aumento dell’Auu del 50% per il primo anno di età, per i genitori con figli fino a un anno, mentre per le famiglie con almeno 3 figli e Isee entro la soglia massima riceveranno il 50% in più per i figli tra 1 e 3 anni. Per le famiglie con almeno 4 figli è previsto un aumento fisso di 150 euro al mese. Solo per gennaio e febbraio, invece, è stata prevista una maggiorazione transitoria per chi ha un Isee fino a 25.000 euro e ha ricevuto il vecchio Anf, l’assegno per il nucleo familiare nel 2021.