Aumenta il caldo, si va in vacanza, la gente si sposta, e aumentano i prezzi del gasolio e della benzina. Sempre la solita storia. In Sicilia, la benzina, in modalità self service, si vende a 1,718 euro al litro, mentre il gasolio, con rifornimento in autonomia, costa 1,611 euro al litro. Con questi numeri, la Sicilia si trova a metà classifica tra le regioni italiane, e tutte hanno segnalato una risalita verso l’alto del costo dei carburanti.
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“Anche le medie regionali comunicate oggi dal Mimit, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, confermano la speculazione in atto. Irrisolto, insomma, il solito problema della doppia velocità: rialzi istantanei quando sale il Brent e discese con il contagocce in caso contrario”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che evidenzia come, oltre i discorsi e la presunta buona volontà di alleviare i costi, siano sempre i consumatori a dover pagare.
I rialzi sempre nella stagione estiva
Se si guarda all’andamento dei prezzi siciliani, non si può non individuare un andamento altalenante, che vede il suo picco nei mesi estivi e il suo minimo nel mesi invernali e primaverili. A giugno 2024, la benzina registrava un prezzo pari a 1,795 euro al litro, prezzo che è diminuito nel corso dei mesi fino ad arrivare al minimo nel mese di maggio scorso, quando la media regionale si fermava a 1,59 euro al mese. Invece, per il gasolio, il prezzo ha subito variazioni partendo da un prezzo, a giugno 2024, pari a 1,92 euro al litro, per scendere a 1,72 a febbraio e risalire poi già a maggio. L’andamento del prezzo è stato influenzato anche dall’introduzione delle nuove accise, a maggio 2025, con un aumento di 1,5 centesimi di euro a litro sul gasolo e una riduzione di 1,5 centesimi di euro al litro per la benzina.
Aumenti in tutta Italia
In modalità self service, solo 7 regioni su 20 hanno oggi un prezzo medio della benzina inferiore a 1,7 e un prezzo del gasolio inferiore a 1,6 euro al litro. “Dopo le autostrade, che registrano i prezzi maggiori, per la benzina la più cara è Bolzano, seguita dalla Basilicata e, al terzo posto, dalla Calabria. Le regioni più virtuose, Marche, Veneto e Lazio. Per quanto riguarda il gasolio, vince ancora Bolzano con un astronomico 1,669 euro/litro, seguita da Trento, a 1,646, e Valle d’Aosta, a 1,642. Bene, invece, Campania, Veneto e Marche” ha concluso Massimiliano Dona. La forbice tra i territori più economici e i più esosi è comunque poco rilevante, considerando che tra la provincia autonoma di Bolzano e le Marche, agli estremi dell’elenco relativo alla benzina, la differenza è di meno di 6 centesimi di euro al litro. Per il gasolio, tale valore si attesta sui 7 centesimi.

