E’ ancora giallo sulla morte di Aurora Maniscalco, la 24enne hostess di Palermo morta in Austria, a Vienna, dopo una caduta da un balcone. La famiglia, infatti, non crede che sia stato un gesto volontario, così come la polizia austriaca, che sta indagando sulle possibili cause della morte della ragazza.
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La morte di Aurora Maniscalco. L’interrogatorio del fidanzato
Il fidanzato, di 27 anni, anche lui originario di Palermo, è stato già ascoltato dagli investigatori e – secondo quanto riportato dai media nazionali, avrebbe parlato (e dunque confermato) la lite con la giovane. Successivamente, avrebbe affermato che la ragazza si sarebbe improvvisamente lanciata nel nuovo
La giovane Aurora Maniscalco lavorava per una compagnia aerea austriaca, la Lauda Europe. A quanto sembra però negli ultimi tempi aveva perso il lavoro: si era trasferita a Praga da un amico, ma poi era tornata a Vienna dal fidanzato. I genitori avrebbero saputo della caduta il mattino dopo, dai medici dell’ospedale. Hanno subito raggiunto la figlia in Austria e sono stati ricevuti dall’ambasciata italiana. Nel pomeriggio di lunedì 23 giugno è arrivata la notizia del decesso. Sul caso, i parenti di Aurora spiegano “noi non accusiamo nessuno, ma ci sono molte cose da chiarire su quanto è successo”.
Le parole della cugina di Aurora Maniscalco
“Ciao Auri, vola per sempre nei cieli come facevi in terra” si legge in un messaggio condiviso sui social dalla cugina della vittima. “Noi ti faremo giustizia, non ci fermeremo di fronte a niente”. Raggiunta da PalermoToday la cugina spiega: “Mi sento di escludere che Aurora possa aver provato a togliersi la vita. Hanno controllato il suo cellulare ma non ho idea di cosa abbiano trovato”.

