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Auto, scatta il blocco diesel Euro 5 dal 2026: ecco dove e quali vetture potranno ancora circolare

Auto, scatta il blocco diesel Euro 5 dal 2026: ecco dove e quali vetture potranno ancora circolare
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La normativa dice che dal primo ottobre si fermano tutte le auto con motore diesel Euro 5 che sono state immatricolate tra il 2011 e il 2015

Il divieto di circolazione per le auto diesel Euro 5 previsto dall’Unione europea scatta dal primo ottobre 2026, grazie al rinvio di un anno inserito nel dl Infrastrutture, ma soltanto in quattro Regioni e solo nelle grandi città, quelle con più di 100mila abitanti e quindi le più inquinate. Per le altre, tutto rimandato. Non c’è nessun problema per i veicoli con i motori che appartengono alla classe Euro 6: sono i meno inquinanti e non avranno quindi nessun limite.

Chi si ferma e dove

La normativa dice che dal primo ottobre si fermano tutte le auto con motore diesel Euro 5 che sono state immatricolate tra il 2011 e il 2015. Tali veicoli saranno off-limits dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 18:30 in quattro Regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna. Ma ci saranno alcune eccezioni.

Stop a 250mila auto

Se nelle quattro Regioni interessate i veicoli da lasciare in garage dovrebbero essere oltre 1,3 milioni, in realtà a fermarsi saranno solo 250mila, quelli dei Comuni con oltre 100mila abitanti. D’altra parte, le Regioni interessate avranno la possibilità di evitare le limitazioni anti-inquinamento previste: la mancata applicazione del divieto dovrà però essere compensata da piani alternativi per ridurre le emissioni in linea con i vincoli dell’Ue.

Dove scatta il blocco

Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera”, il blocco scatta dunque a Milano per 38mila auto (ma già dal 2022 gli Euro 5 sono banditi dall’area B), a Torino per 34.225, a Brescia per 13mila, a Monza per 5.600, a Bergamo per 6.600, a Verona per 16.111, a Venezia per 11.827, a Padova per 11.813, a Vicenza per 7.817, a Bologna per 17.900, a Parma per 11.141, a Modena per 11.961, a Reggio Emilia per 12mila, a Ravenna per 12.075, a Rimini per 8.885, a Ferrara per 8.230, a Forlì per 8.409, a Piacenza per 7.001.

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