Per il settore, il nuovo anno si è aperto in negativo. In calo tutti i segmenti, dalle city car alle macchine di lusso. Va meglio al Sud
ROMA – Il mercato dell’automobile stenta a decollare e apre nuovo anno con una flessione a doppia cifra. Nel primo mese del 2021 sono state immatricolate 134.001 nuove vetture con un calo del 14% rispetto alle 155.867 del 2020. Gennaio è stato certamente penalizzato da due giorni lavorativi in meno, ma ancor più dalle limitazioni nelle zone più colpite dall’emergenza da Covid-19 e dall’apertura tardiva del portale per la richiesta degli incentivi. Resta fortemente negativa la performance del dato mobile delle immatricolazioni, con un calo del 28,7% rispetto ai 12 mesi precedenti. Dalla struttura del mercato di gennaio, sotto il profilo degli utilizzatori (da questo mese revisionati con un nuovo dettaglio) emerge una tenuta dei privati che, con 91.600 vetture immatricolate (-0,7%), crescono di oltre 9 punti di quota, sfiorando il 68% di rappresentatività sul totale, grazie al sostegno dei nuovi incentivi introdotti con la Legge di Bilancio. A sottolinearlo, il Centro Studi Promotor.
Le autoimmatricolazioni proseguono nel trend di ridimensionamento e perdono 1/5 dei volumi, scendendo di quasi un punto di quota all’11,6% del totale. Il noleggio a lungo termine rimane stabile al 14,8% di quota sul totale (con circa 20.000 unità), presentando un andamento di calo in linea con le immatricolazioni complessive. Nel dettaglio, le principali società Top di noleggio a lungo perdono quasi il 20% dei volumi, mentre le Captive si fermano a -6,2%.
Da segnalare il drastico crollo del noleggio a breve termine che quasi azzera il numero di immatricolazioni nel mese (poco più di 1.000 unità), con una flessione del 92,5%, scendendo sotto l’1% di quota dal 9% dello stesso periodo 2019. Infine, le società e gli enti complessivamente considerati, con un calo in linea con il mercato, in gennaio sono sostanzialmente stabili al 4,8% di quota sul totale.
Una flessione a doppia cifra nel 1° mese dell’anno interessa tutte le alimentazioni tradizionali: perdono circa 1/3 delle vendite il motore a benzina, diesel e metano, scendendo rispettivamente al 36% (-10,4 p.p.), al 26,9% (-6,7 p.p.) e al 2% (-0,6 p.p.). Il Gpl con un calo del 15%, rimane stabile al 6,1% di quota. Prosegue il boom delle vetture elettrificate, in particolare ibride e plug-in che crescono a tripla cifra, raggiungendo le prime il 24,3% dal 9,2% di un anno fa e le seconde il 2,8% (+1,9 p.p.). Le vetture elettriche crescono del 28,2% all’1,9% di rappresentatività, dall’1,2% del gennaio 2020.
In calo tutti i segmenti del mercato, in particolare city car (a), medie (c) e lusso (f), mentre flessioni più ridimensionate interessano le medie superiori del segmento d. In flessione anche tutte le carrozzerie, con un calo inferiore del 7,7% per i crossover che arrivano a sfiorare il 37% di quota, mentre le sportive archiviano il mese in positivo. Dal punto di vista delle aree geografiche, in forte calo il Nord Est, penalizzato dalla performance negativa del noleggio a breve termine, che perde la prima posizione scendendo al 27,6% di quota a beneficio del Nord Ovest al 30,6%. Una leggerissima contrazione caratterizza l’Area Centrale, mentre in territorio positivo archiviano il mese il Sud del Paese e le isole.