Milano, 3 nov. (askanews) – In attesa che l’effetto delle prenotazioni degli incentivi si materializzi appieno, “il percorso della transizione ecologica resta eccessivamente lento. Fino alla fine di ottobre il mercato ha risentito negativamente della prolungata attesa per l’arrivo degli incentivi”. Così Roberto Pietrantonio, presidente di Unrae.
La quota di mercato delle vetture elettriche pure (Bev) si è attestata nel mese al 5%, in diminuzione rispetto al 5,6% di settembre, ma comunque superiore al 4% di un anno fa. Le ibride plug-in (Phev) hanno raggiunto il 7,7% a ottobre, in calo rispetto all’8,7% di settembre ma in netta crescita sul 3,4% di ottobre 2024, con un andamento favorevole legato sia all’offerta sempre più ampia di modelli sia alle nuove disposizioni sulle auto aziendali in fringe benefits. Complessivamente, la quota delle Ecv a ottobre 2025 si posiziona al 12,7%. Per i prossimi mesi si prevede un incremento significativo della quota Bev grazie all’immatricolazione delle vetture incentivate e al recupero dell’effetto attesa.
“Quello a cui abbiamo assistito è, purtroppo, un film già visto. Un lungo periodo di attesa che congela il mercato, una fiammata improvvisa che brucia le risorse in pochissimi giorni e infine il rischio che la domanda torni a rallentare, in attesa del successivo provvedimento. Eppure, emerge un segnale positivo: l’interesse crescente degli italiani verso la mobilità elettrica”, prosegue Pietrantonio.
Per questo, Unrae “ribadisce la necessità di superare la logica emergenziale per abbracciare una visione strutturale, con misure di medio-lungo periodo: una vera politica industriale per l’auto, una revisione coerente della fiscalità delle vetture aziendali, una pianificazione coordinata tra istituzioni e rappresentanze del settore”.
Secondo Unrae per dare impulso allo sviluppo della mobilità a zero emissioni risulta indispensabile una riforma del regime fiscale applicato alle auto aziendali, attraverso interventi su detraibilità dell’Iva, deducibilità dei costi e periodo di ammortamento. La Delega Fiscale, di recente prorogata al 31 dicembre 2026, costituisce un’opportunità fondamentale per attuare tali modifiche.

