"Il motore endotermico sopravvivrà, accanto a quello elettrico", ha detto il ministro
“Solo grazie all’Italia è stato possibile riaprire nell’UE un dialogo non ideologico sulla neutralità tecnologica, quando sembrava tutto scontato. Il nostro Paese, attraverso il proprio approccio pragmatico, ha imposto la riapertura della trattativa che ha consentito di raggiungere un primo significativo obiettivo, con la previsione di contemplare l’e-fuel tra i carburanti ammessi”. Lo sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il ministro: “Motore endotermico sopravvivrà, accanto a quello elettrico”
“Questa decisione porta con sé una certezza: il motore endotermico sopravvivrà, accanto a quello elettrico, anche dopo il 2035, elemento questo importante per programmare gli investimenti delle imprese. L’endotermico è il traino dell’intera filiera dell’automotive italiano, asse portante della nostra industria che ci rende leader del settore: basti pensare che il nostro Paese è il primo esportatore per componentistica in Germania. Si tratta inoltre – prosegue – di una tecnologia che può utilizzare diverse tipologie di carburanti, tra cui il biocombustibile, ove la scienza dimostrasse che è a impatto zero e su cui nel 2026, con la clausola di revisione, potremo valutare con maggiore consapevolezza i progressi compiuti in tal senso”.
“Ci misureremo sui prossimi dossier europei”
“Con lo stesso approccio programmatico e costruttivo ci misureremo sui prossimi dossier europei che hanno impatto sulla competitività industriale e quindi sull’occupazione, nella consapevolezza che si devono conciliare gli obiettivi di riconversione ambientale, che condividiamo, con quelli della sostenibilità sociale e produttiva” conclude.