Autonomia, Calderoli: “Polemiche? Prima leggere il testo e capirlo” - QdS

Autonomia, Calderoli: “Polemiche? Prima leggere il testo e capirlo”

Raffaella Pessina

Autonomia, Calderoli: “Polemiche? Prima leggere il testo e capirlo”

venerdì 20 Gennaio 2023

Il ministro per gli Affari regionali prova a fare chiarezza sul Ddl. Poi la promessa: “Anche sui Lep il Parlamento verrà coinvolto”

ROMA – Il Governo Meloni, seppure tra polemiche e scossoni, prosegue sulla strada delle riforme.
In particolare, l’autonomia differenziata non ‘viaggerà’ con la riforma costituzionale volta a introdurre il presidenzialismo, ma sarà sul tavolo di una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri. è questo uno dei principali aspetti emersi dalla riunione svoltasi a Palazzo Chigi, alla quale hanno partecipato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vice presidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri Roberto Calderoli, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Roberto Fitto e Francesco Lollobrigida.

“Nel corso della riunione si è definito il percorso tecnico e politico per arrivare, in una delle prossime sedute del Consiglio dei ministri, all’approvazione preliminare del disegno di legge sull’autonomia differenziata – è scritto in una nota ufficiale -. Al tavolo si è stabilito, inoltre, di definire il cronoprogramma sullo status di Roma Capitale e sulla riforma in senso presidenziale dello Stato. Obiettivo del Governo è mantenere gli impegni presi con i cittadini nel più breve tempo possibile, col più ampio coinvolgimento del Parlamemto e delle forze politiche”.
Nella nota si parla inoltre di “grande sintonia, in linea con gli impegni assunti con gli italiani e definiti nel programma di coalizione”.
Le opposizioni non mollano e sono da settimane impegnate a frenare il cammino del centrodestra.

Secondo Carlo Calenda (Azione) la proposta di autonomia differenziata è sbagliata: “L’autonomia è solo un modo attraverso cui le regioni si appropriano di più soldi e costruiscono strutture burocratiche doppie rispetto a quelle che ci sono – ha criticato Calenda -. I primi a spaventarsi dell’autonomia sono gli imprenditori. È una balla far credere a veneti e lombardi che con l’autonomia pagheranno meno tasse. Ci lamentiamo del federalismo perché non riusciamo a fare le infrastrutture energetiche o abbiamo regole ambientali diverse in ogni regione italiana, l’autonomia peggiora la situazione stiamo costruendo un mostro non per il sud che ha altri problemi, ma per il nord”.

Immediata la replica del ministro per gli Affari regionali e l’Autonomia Roberto Calderoli: “Bisogna prima leggere un testo, poi commentarlo. Non fare i commenti senza averlo letto o, peggio ancora, senza averlo capito. Anche sui Lep (livelli essenziali di prestazione) il Parlamento verrà coinvolto”.
Sulla stessa linea il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti. “E’ positiva l’intesa raggiunta ieri in maggioranza sulle riforme – ha detto -. Tutti quelli che pensavano che il governo fosse diviso sono ancora una volta serviti. (…) Quanto all’autonomia differenziata appare evidente che sarà garantito il pieno equilibrio tra regioni del nord e del sud che è proprio quanto Fdi ha sempre proposto”.

Insiste invece il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5S, dicendo che proveranno in ogni modo a correggere “lo sciagurato progetto leghista di autonomia differenziata”. “Per questo, a partire dal Dl Milleproroghe all’esame del Senato – ha annunciato Turco – abbiamo presentato un emendamento che subordina l’adozione dei Lep alla previa istituzione di un Fondo di perequazione per uniformare e garantire servizi omogenei su tutto il territorio nazionale, senza penalizzare come sempre i territori a minore capacità fiscale, ovvero il Mezzogiorno e molte aree periferiche del Nord”.

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