Autonomia differenziata: Anci Sicilia, Ali e Associazione Recovery Sud chiedono più coesione ed eguaglianza sociale - QdS

Autonomia differenziata: Anci Sicilia, Ali e Associazione Recovery Sud chiedono più coesione ed eguaglianza sociale

Autonomia differenziata: Anci Sicilia, Ali e Associazione Recovery Sud chiedono più coesione ed eguaglianza sociale

martedì 21 Febbraio 2023

Secondo Anci Sicilia il disegno di legge sull’Autonomia differenziata, depositato in Conferenza unificata, rischia di innescare gravi forme di disuguaglianza fra i cittadini

“La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le Autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo” (articolo 5 della Costituzione) garantendo a tutti i cittadini giustizia sociale, coesione ed eguaglianza dei diritti e secondo Anci Sicilia il disegno di legge sull’Autonomia differenziata, depositato in Conferenza unificata, rischia di innescare gravi forme di disuguaglianza fra i cittadini della stessa nazione con imprevedibili ripercussioni sulla tenuta sociale, in particolare, nelle regioni del Sud.

Per l’associazione che rappresenta i Comuni siciliani è importante che i diritti sociali e di cittadinanza siano garantiti con pari opportunità e che istruzione e sanità, in via prioritaria, nella qualità di diritti fondamentali dei cittadini, rimangano incardinati in un unico sistema che garantisca il superamento delle disuguaglianze sociali ed economiche.

Le Autonomie locali incarnano i valori istituzionali di solidarietà e autonomia e i contenuti del disegno di legge sull’autonomia differenziata rischiano di creare disuguaglianze mettendo in pericolo l’unità nazionale.

Prima ancora di dare corso all’autonomia differenziata si proceda al superamento della spesa storica e si assicurino i Livelli essenziali delle prestazioni a tutti i cittadini italiani, superando le diseguaglianze nell’erogazione dei servizi. Il nostro Paese ha bisogno di unità e del rispetto dei principi contenuti nella prima parte della Costituzione. Qualsiasi riforma o legge di riforma costituzionale sia adottata nel rispetto degli articoli 2, 3 e 5 della Costituzione, applicando in modo corretto i principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza”. Questo è il messaggio lanciato a seguito dell’incontro su questo delicato argomento fra l’Anci Sicilia, rappresentata dal presidente e dal segretario generale Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, l’Associazione dei sindaci del Recovery Sud, rappresentata da Giovanna Bubello, sindaca di Alessandria della Rocca e l’Ali Sicilia (Autonomie locali italiane) rappresentata da Francesco Cacciatore, sindaco di Santo Stefano Quisquina, svoltosi nei giorni scorsi a palazzo Comitini a Palermo.

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