I sindacati hanno confermato la protesta reputando "insufficienti le rassicurazioni presentate al tavolo di confronto dalla parte datoriale".
Una seconda azione di sciopero del
personale delle autostrade siciliane scatta domani e si protrarrà per cinque
giorni fino al 26 ottobre.
A proclamarla sono state le
segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e
Sla Cisal che dopo l’incontro svoltosi ieri con i vertici del Consorzio hanno
confermato la protesta reputando “insufficienti le rassicurazioni
presentate al tavolo di confronto dalla parte datoriale”.
“Abbiamo apprezzato il tentativo del Cda del Cas di evitare la protesta convocandoci – affermano i sindacati in una nota congiunta – fornendo la disponibilità a proseguire nel percorso intrapreso per l’applicazione del contratto nazionale delle autostrade e trafori al personale ed anche le garanzie che l’assessorato regionale ha voluto inviare con una missiva sull’imminente approvazione in giunta regionale delle delibere necessarie.
Dobbiamo però evidenziare –
aggiungono – come siano emerse incomprensibili e ingiustificabili
interpretazioni e contraddizioni procedurali tra i consulenti ed il Cda da un
lato e i Direttori generale e amministrativo dello stesso Consorzio dall’altro,
allorquando il sindacato chiedeva la concreta applicazione economica e
normativa del contratto nazionale e le giuste decorrenze delle stesse come da
diritto acquisito dei lavoratori.
Giunge notizia – sottolineano i
sindacati – che in queste ore la Giunta Regionale a Palermo debba procedere
all’approvazione degli atti necessari affinché il Consorzio possa procedere al
riconoscimento del contratto ai lavoratori, ma restano tuttavia aperte le
questioni relative alla pianta organica, al piano industriale, alle assunzioni
e agli arretrati economici maturati dai dipendenti.
La protesta pertanto viene confermata vista la mancanza di fatti concreti che diano garanzie sulla risoluzione delle problematiche alla base dello sciopero – concludono i sindacati – e giunge dopo una prima azione di sciopero, sempre di cinque giorni, costato al Consorzio circa 300 mila euro in termini di mancato incasso. Restiamo attenti ad eventuali sviluppi attesi dalla Giunta Regionale e già il prossimo martedì è previsto un nuovo confronto tra sindacati e Consorzio”. (Ansa)