Avanzamento tecnologico, la Regione siciliana ripesca le imprese - QdS

Avanzamento tecnologico, la Regione siciliana ripesca le imprese

Michele Giuliano

Avanzamento tecnologico, la Regione siciliana ripesca le imprese

mercoledì 28 Agosto 2019

Dopo i ricorsi al Tar e Cga per la graduatoria dei finanziamenti sono state ritenute ammissibili 18 aziende. La misura è la 1.1.5 a valere sui fondi Fesr 2014-2020 e prevede un finanziamento di 123 milioni di euro

PALERMO – Si rimescola tutto e si rimette tutto in gioco. Protagonista una delle misure più “massicce” della Regione in favore delle imprese, l’azione 1.1.5 sul “Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazione su larga scala”.

In ballo 126 milioni di euro, davvero un bel gruzzoletto, con finanziamento massimo che può arrivare anche sino a 4 milioni di euro. Con un decreto dirigenziale dell’assessorato regionale alle Attività produttive, il numero 1203, si è rimessa in discussione l’impalcatura della graduatoria che era stata varata.

A rientrare in gioco altre 18 imprese per effetto di ricorso al Tar e al Cga che hanno prodotto effetti sui punteggi da attribuire alle aziende che avevano presentato la domanda di accesso al finanziamento e che erano rimaste fuori dai giochi.

Ora la Regione ha deciso, per effetto per l’appunto delle decisioni del tribunale amministrativo, di “ripescare” queste imprese e di rimescolare quindi la graduatoria. Le rettifiche riguardano una misura co-finanziata attraverso il Po Fesr Sicilia 2014/2020 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2015)5904 del 17 agosto 2015, e in particolare l’Asse Prioritario 1 Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione.

Il governo regionale ha deciso di tenere conto di quanto sentenziato il Tar di Palermo, Sezione Prima, con apposite Ordinanze Cautelari emanate in fotocopia a 17 imprese, e dal Cga di Palermo in un altro singolo caso. In tutto quindi 18 aziende che hanno avuto modo di poter essere ripescate in graduatoria e finanziate.

Su questa misura crede molto il governo regionale tanto che negli anni ha rimpinguato i fondi messi a disposizione che inizialmente erano soltanto 56 milioni di euro, oggi per l’appunto lievitati a 123. Con tale avviso si intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento in Sicilia finalizzati al “sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese”.

In particolare, l’obiettivo perseguito dalla Regione Siciliana, in attuazione della pianificazione attuativa approvata con Decisione n. C(2015) 5904 del 17 agosto 2015 e adottato dalla giunta regionale con deliberazione n.267 del 10 novembre 2015, si pone l’obiettivo di finanziare progetti realizzati in partenariato tra imprese ed enti e strutture di ricerca, per lo sviluppo di prototipi e dimostratori, con applicazione a livello industriale delle tecnologie abilitanti chiave.

I progetti finanziati prevedono anche un’ampia attività di diffusione dei risultati a livello degli ambiti individuati nella ‘S3’ regionale. L’obiettivo sarà perseguito mediante concessione di agevolazioni sotto forma di contributo in conto capitale, sulla base di una procedura valutativa a graduatoria. L’investimento oggetto dell’agevolazione dovrà essere realizzato e localizzato nel territorio regionale siciliano. Gli aiuti saranno concessi per attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Ad essere stati finanziati progetti che prevedano l’applicazione a livello industriale di una o più tecnologie abilitanti chiave (Key Enabling Technologies, Ket), negli ambiti tematici di rilevanza strategica regionale individuati nella Strategia di Specializzazione Intelligente (S3): Agroalimentare, Economia del Mare, Energia, Scienze della Vita, Turismo, Cultura e Beni culturali, Smart Cities and Communities.

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