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VIDEO | Dal ruolo del Commissario di Polizia alla lotta alla criminalità ad Avola: D’Arrigo parla al QdS

Quella del Commissario Capo, ma più in generale della Polizia di Stato, è una figura di fondamentale importanza per garantire il rispetto della legge nonchè di sicurezza e ordine all’interno di un determinato territorio. Noi del Quotidiano di Sicilia ci siamo chiesti in che cosa consista il lavoro quotidiano all’interno di un Commissariato e quali siano le principali difficoltà di una carriera prestigiosa ma allo stesso tempo difficile e onerosa. Per tale ragione, abbiamo intervistato il Dott. Pietro Vittorio D’Arrigo, Commissario Capo del Commissariato di P.S. di Avola, che ci ha raccontato quanto avviene all’interno della Polizia, tra indagini, operazioni e attività compiute negli ultimi mesi.

L’intervista al Dott. Pietro Vittorio D’Arrigo

Dott. D’Arrigo, qual è il ruolo di un Commissario Capo di Polizia e da quanto tempo riveste questa carica?

“Il ruolo del Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza ricomprende al suo interno varie ed eterogenee attribuzioni in quanto per legge lo stesso Dirigente ha anche la funzione di Autorità Locale di Pubblica Sicurezza. Con quest’espressione, per semplificare, s’intende che il Dirigente del Commissariato è riferimento per tutte le questioni che riguardano l’ordine e la sicurezza pubblica di una detta comunità. Facciamo riferimento, quindi, all’attività preventiva e repressiva o all’attività amministrativa (come ad esempio il rilascio dei passaporti e delle licenze di Pubblica Sicurezza): cura l’attività informativa nonchè l’attività di ordine pubblico. Personalmente, ricopro questa carica da poco meno di tre anni”.

– In cosa consistono l’attività preventiva e repressiva?

“L’attività preventiva è connotata dalle azioni poste in essere dal personale della Polizia Di Stato ed e’ volta a preservare le condizioni di legalità affinche’ non si verifichino fenomeni disfunzionali. L’esempio tipico è quello della Volante che passa in orario serale/notturno vicino alle attività commerciali al fine di prevenire i furti che possono tendenzialmente verificarsi. Noi, come Commissariato di Avola, andiamo a puntare molto sui posti di blocco per verificare il rispetto delle norme sulla circolazione stradale, sui controlli amministrativi ai diversi locali pubblici, tra cui quelli di pubblico spettacolo, nonchè sulle attività specifiche svolte nei luoghi di aggregazione giovanile. L’attività repressiva, invece, è altrimenti nota come attività di Polizia Giudiziaria. E’ un’attività che viene svolta successivamente alla commissione di un fatto-reato. E’ un’attività co-investigativa, varia e connotata da specifici elementi rispetto al singolo evento che si viene a verificare: ovviamente, infatti, l’attività di indagine sarà differente a seconda che ci si trovi dinanzi ad un furto piuttosto che ad una rapina, episodio di violenza domestica o al traffico di stupefacenti”.

– Quali sono le operazioni più importanti poste in essere dal Commissariato di Avola negli ultimi due anni?

“Le operazioni più importanti negli ultimi due anni hanno riguardato soprattutto lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti. A proposito cito le operazioni “Mater Familias” e “Gemini”. Altrettanto rilevanti sono state le operazioni di Polizia Giudiziaria volte a reprimere reati contro la pubblica amministrazione, oppure in materia di estorsione, reati predatori nonchè il triste fenomeno dei maltrattamenti in famiglia”.

– Dal punto di vista dei numeri, quali sono stati gli esiti delle operazioni completate?

“Le operazioni poste in essere – conclude il Dott.D’Arrigo – forniscono un feedback sulle esigenze e sulle debolezze del territorio. Basti pensare che nell’ambito di queste attività sono state sequestrate ingenti quantità di sostanze stupefacenti: si parla di più di 4 chili di cocaina, cannabinoidi e oppiacei. Inoltre, è stato posto sotto sequestro un numero considerevole di armi, nonchè denaro contante pari a circa 100 mila euro. Dette attività hanno lo scopo di smantellare le cosiddette piazze di spaccio presenti sul territorio: esse sono collocate soprattutto in zone perifiche della città, dove abbiamo ahinoi registrato l’uso da parte di larghe fasce di giovani di droghe sia classiche che sintetiche”.

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