Una tranquilla serata alla “24 metri”, luogo di ritrovo dei giovani ad Avola, si è trasformata in un incubo per una ragazza minorenne. La giovane è stata prima accerchiata, poi spintonata, strattonata, e infine aggredita violentemente con pugni e calci, anche al volto.
Le autrici del brutale pestaggio sarebbero almeno quattro coetanee. La scena si è consumata davanti a numerosi testimoni, altri giovani presenti che, invece di intervenire, hanno ripreso tutto con gli smartphone, contribuendo a diffondere rapidamente il video sui social.
Nessuno l’ha aiutata, solo le riprese video
Nonostante le suppliche della vittima, che chiedeva aiuto disperatamente, nessuno dei presenti ha prestato soccorso. Un comportamento che aggiunge ulteriore amarezza a una vicenda già drammatica.
Al momento non è chiaro se la famiglia della ragazza abbia già sporto denuncia alle autorità. Quel che è certo è che il video sta circolando su varie piattaforme social, alimentando l’indignazione pubblica.
La reazione: “Non basta indignarsi, servono azioni concrete”
Dura la reazione da parte delle istituzioni cittadine. In una nota, è stato sottolineato del sindaco di Avola, Rossana Cannata: “Quanto accaduto ci scuote profondamente. Non basta l’indignazione: servono azioni quotidiane di educazione e responsabilità. Serve l’impegno delle famiglie, delle scuole, delle associazioni, delle parrocchie e delle forze dell’ordine.”
Si chiede ai genitori di essere guida e riferimento per i propri figli e ai ragazzi di parlare, denunciare e proteggersi a vicenda, costruendo una comunità basata su rispetto, dignità e inclusione.
Le istituzioni locali hanno ribadito l’importanza di continuare a fare rete per prevenire la violenza e promuovere percorsi di educazione civica che insegnino il valore della solidarietà.

