Avola tra le mete top in Sicilia per l’holiday working - QdS

Avola tra le mete top in Sicilia per l’holiday working

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Avola tra le mete top in Sicilia per l’holiday working

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domenica 25 Aprile 2021

Avola è l’unica destinazione in Sicilia, insieme a Lampedusa, per il nuovo trend turistico estate-autunno 2021. Un possibile rilancio minacciato dalla risalita dei contagi e dal “decreto riaperture”

Avola è una delle migliori destinazioni per l’holiday working in Sicilia, per la sua capacità di unire la vacanza e il lavoro agile.

La città, in provincia di Siracusa, conosciuta per le sue spiagge, la mandorla e il carnevale, compie un altro passo in avanti verso la popolarità per essere la metà più ricercata dagli italiani in una nuova idea di vacanza.

A causa della pandemia,
infatti, la famiglia italiana vuole spostarsi dalla metropoli verso un ambiente
più sicuro e meno affollato, regalando relax ai genitori che lavorano da remoto
e ai figli che possono divertirsi e fare didattica a distanza.

Avola, in questo senso, è
tra le due destinazioni uniche presenti in Sicilia, insieme a Lampedusa. Lo
conferma il portale “Italianway” azienda che opera sul mercato italiano degli
affitti brevi, dove la città di mare nel siracusano è presente con oltre 30
strutture in grado di offrire lavoro agile e vacanze sicure. La notizia diffusa
nei giorni scorsi dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, è balzata ovunque.

Motivo d’orgoglio per tutti i cittadini avolesi, in particolare per il sindaco, Luca Cannata.

“Questo risultato non è
casuale – dichiara Cannata – ma è il giusto riconoscimento al lavoro svolto da
questa amministrazione che rappresento, un grande lavoro che in questi anni si
è basato sulla “bellezza”, in particolare sul decoro urbano. L’obiettivo: una
migliore vivibilità della città. In questo processo si è unito anche la
crescita dell’offerta turistica di Avola, in termini di posti letto e strutture
ricettive, come case vacanze e ville.

L’indagine de “Il Sole 24
ore” – prosegue il sindaco -, inquadra Avola per quello che è realmente, una
città capace di accogliere, dove si può conciliare lavoro e vacanza. Avola è
ricercata da sempre per il mare e le spiagge, le escursioni alla Cavagrande del
Cassibile, oggi anche per le tante possibilità che offre a livello commerciale,
ristorazione e tanti altri servizi. Insomma coesistono tutti gli elementi al
centro delle ricerche di chi va in vacanza, ai tempi del Covid”.

E a proposito di covid, il primo cittadino ha fatto il punto sull’emergenza sanitaria in città. Perché il sogno ad occhi aperti di una nuova e fiorente stagione turistica nella “città esagonale” è minacciato da un aumento esponenziale dei contagi.

Avola sta vivendo, negli
ultimi giorni, una situazione di “ordinaria emergenza”, come tanti altri comuni
nel siracusano.

“Dai 14 positivi totali, prima di Pasqua, ci troviamo oggi a gestire 126 (dato aggiornato nelle ultime 24 ore) contagi. In molti durante le festività pasquali non sono stati prudenti, sottolinea Cannata- non hanno rispettato le regole e le misure precauzionali, il virus dilaga, non fa pause o sconti per nessuno”.

In questo momento io stesso mi trovo in quarantena, sono negativo, mia moglie e mio figlio risultano, invece, positivi”. A raccontarlo con un lungo video social è stato lo stesso primo cittadino, durante una diretta, dove ha dapprima ricordato il successo di Avola per “l’holiday working”, poi la notizia cattiva”.

Intanto, il vice Sindaco di Avola, Massimo Grande, ha firmato due ordinanze con cui è stato disposto prima il divieto di stazionamento e poi la chiusura delle scuole.

“Attraverso la mia
situazione che ho voluto raccontare da subito e senza filtri sui social- spiega
Cannata – cerco, ancora una volta, di sensibilizzare tutta la cittadinanza ad
essere attenta e rispettare le regole. Far comprendere quanto sia importante indossare
la mascherina, rispettare le distanze ed evitare gli assembramenti.

L’Asp monitora quotidianamente la situazione – prosegue Cannata -, incaricata di fornire i dati che poi decidono il passaggio in zona rossa. Per il momento non siamo in questa condizione”.

Una condizione che, di certo, Avola non può permettersi in vista della nuova stagione turistica.

Per adesso, le preoccupazioni sono rivolte al “decreto riaperture” e le nuove misure che entreranno in vigore dal 26 aprile. Tra queste, quella sul coprifuoco. Dalle regole dettate dal dpcm, infatti, è prevista l’interruzione delle attività e della mobilità a partire dalle ore 22.

Sarebbe un danno enorme al comparto del turismo – dice il sindaco di Avola riferendosi al coprifuoco -. Il turista che deve progettare una vacanza, non sarà sicuramente intenzionato a trascorrerla in Sicilia, e ad Avola, se le condizioni sono queste. È chiaro che opterà verso altri luoghi, in altre località, dove non esistono questo genere di restrizioni. Non può essere annunciato un coprifuoco da qui al 31 luglio, non tendendo conto di questa programmazione”.

Un tema che per il
sindaco di Avola, va affrontato immediatamente, così come per la stagione
balneare. “Lo scorso anno siamo riusciti a difendere per due mesi una stagione
pessima, ma se si continua così – sottolinea – si mette a rischio il futuro di
tanti esercenti, per non parlare dei lavoratori stagionali”.

Una prospettiva che si ripercuote anche per bar e ristoranti in città. “Lo scorso anno abbiamo concesso, in modo gratuito, il 50% dello spazio in più alle attività e lo confermeremo anche per il 2021 – spiega Cannata -. Ma questo non basta. Il Governo deve venirci incontro, gli aiuti devono arrivare dallo Stato perché al momento sono scarsi. Ci auguriamo – conclude il sindaco di Avola – che il Governo in questo senso, oltre alle riaperture, penserà a programmare e realizzare interventi efficaci e mirati per dare speranza e certezza ad un comparto allo stremo”.

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