Continua la procedura verso l’attuazione dell’avviso 2 del 2022, stabilite le funzioni di tutti gli enti coinvolti
Siamo alle soglie del 2025 e ancora dell’avviso Gol non si riesce a vedere l’effettiva attuazione. Il lungo percorso, iniziato nel 2021, si arricchisce oggi di un ulteriore piccolo passo verso quella che dovrebbe essere la realizzazione delle attività.
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In particolare, sono stati definiti i ruoli dei soggetti coinvolti nel programma Gol. Tutti i percorsi previsti, infatti, seguiranno la persona dalla profilazione fino alla conclusione, con il coinvolgimento di diversi uffici che svolgeranno la propria funzione per portare a termine il tutto nella maniera più efficiente possibile, attraverso l’erogazione di servizi integrati, come misure formative e di inclusione socio-lavorativa, e il raccordo tra gli operatori pubblici e privati diventa condizione per il raggiungimento degli obiettivi fissati.
Il ruolo di Cpi e Apl
I centri per l’impiego, che svolgono il ruolo di coordinatori e controllori dell’intero percorso della persona dal momento della sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato.
Si tratta del cosiddetto “Patto unico Gol” e, nel caso del percorso 4, che si occupa di lavoro e inclusione, contribuiscono alla personalizzazione degli interventi, alla definizione delle attività e al coinvolgimento dei servizi socio-assistenziali nell’ambito della presa in carico integrata.
Ci sono poi le Apl, le agenzie per il lavoro accreditate, responsabili della finalizzazione occupazionale, contribuiscono all’integrazione socio-lavorativa collaborando con la rete dei soggetti coinvolti nella presa in carico integrata e in particolare con i centri per l’impiego e i servizi sociali e sanitari. Gli enti di formazione accreditati sono responsabili dell’erogazione di percorsi di formazione breve e lunga, pensati per colmare i gap formativi di cui sono portatori i beneficiari del programma Gol. L’offerta formativa è garantita dalla Regione, attraverso la pubblicazione di appositi avvisi.
L’avviso 3/2022
Con l’avviso 3/2022 è bandito l’aggiornamento del catalogo regionale dell’offerta formativa per i percorsi di formazione di aggiornamento (upskilling) e riqualificazione (reskilling) a favore dei beneficiari Gol, mentre si attende un avviso di prossima emanazione per l’offerta di formazione breve a favore dei beneficiari del Percorso 4, dedicato all’inclusione.
Si procede così molto lentamente verso quello che è l’obiettivo stabilito per il 2025: il coinvolgimento di tre milioni di persone a livello nazionale, tra percettori ammortizzatori sociali e i neet, gli under 30 che non studiano e non lavorano. Per quanto riguarda la Sicilia si è estremamente indietro nel percorso, fermi ancora a quelli che erano gli obiettivi del 2022.
Gli obiettivi regionali
Ci si proponeva di raggiungere 65.000 beneficiari, e per farlo c’erano a disposizione ben 94 milioni di euro. Secondo il dipartimento regionale del Lavoro il target è stato ampiamente raggiunto, visto che si è arrivate a 72.000 persone coinvolte, ma in realtà è stata avviata e conclusa soltanto la fase della profilazione dell’utenza, mentre nessun corso di formazione è stato avviato, e neanche la fase dell’orientamento specialistico, propedeutica ai corsi ha visto la luce.
Un totale fallimento, considerato che in molte altre regioni italiane, come Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Puglia i corsi sono iniziati negli ultimi mesi del 2022 e sono stati conclusi nei tempi previsti. Un ulteriore fallimento se si considera che tale programma era stato pensato anche per aiutare i percettori del reddito di cittadinanza a trovare una strada nel mondo del lavoro attraverso la formazione, e i tempi si sono così tanto allungati che addirittura quella tipologia di sostegno al reddito non esiste più e nessuno di loro in Sicilia ha potuto usufruire del programma.