Nel privato i fornitori pagano anche con proroghe che arrivano fino a 75 giorni, fino a 50 nella Pa. Una situazione complessa, aggravata anche dalle devastanti conseguenze del Covid-19 sull’economia
PALERMO – In Sicilia c’è più elasticità nella mentalità delle imprese. Dai fornitori provati ci si può attendere anche 75 giorni prima di essere pagati, altri 50 dalla Pubblica amministrazione. Una tendenza inversa rispetto invece alla media nazionale dove tutta questa “benevolenza” non c’è. È lo spaccato che emerge dall’indagine dell’European payment report di Intrum, il maggiore operatore europeo dei servizi al credito nato nel 2017.
Viene fuori che un imprenditore siciliano “accetti”, suo malgrado, i ritardi anche se a fronte di un supplemento. Ma allo stesso tempo si ha la consapevolezza che questo stato di crisi da emergenza sanitaria proseguirà almeno per tutto il prossimo anno e che la recessione economica può far male al tessuto produttivo. Tutto questo mentre in Europa il 70% … Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link