Con una conferenza stampa convocata quando il presidente della Regione Siciliana era appena tornato da Palazzo Chigi, subito dopo una giunta a Palazzo d’Orleans, Renato Schifani ha annunciato ciò che il suo governo e la Sicilia tutta attendevano da anni.
Sulle pagine del Quotidiano di Sicilia era stato anticipato ai nostri lettori che questo evento poteva vedere a breve l’annuncio, e così è stato: la Regione Siciliana ha azzerato il disavanzo ed ha un surplus di oltre due miliardi di euro. Da tempo non si vedeva il presidente della Regione così di buon umore, anche in vena di umorismo.
Alla conferenza stampa hanno partecipato l’attuale assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, ed il precedente Marco Falcone in collegamento da Bruxelles. Al tavolo anche il ragioniere generale Ignazio Tozzo ed il direttore del Bilancio Silvio Cuffaro. “Non credevo di potermi innamorare di nuovo”, ha detto scherzando Renato Schifani riferendosi a Silvio Cuffaro. “Ogni volta che mi sottopone numeri mi da sempre belle notizie, lo adoro”. Questo il tono generale dell’incontro con la stampa convocato nel tardo pomeriggio e per il quale il presidente si è scusato. Ma l’annuncio è di grande rilievo, forse il più importante per il governo siciliano, e meritava una adeguata comunicazione.
Dal deficit al surplus
La chiusura della rendicontazione 2024 fornisce un dato addirittura migliore delle aspettative. In una nostra intervista all’assessore Dagnino era emerso che poteva addirittura esserci un surplus, ma 2 miliardi e 150 milioni forse non se l’aspettava neanche Renato Schifani. Il risultato quindi è anche per il 2024 di oltre tre miliardi di euro, dei quali 900 milioni vanno ad azzerare completamente il disavanzo ed oltre due miliardi andranno, in previsione di parifica della Corte dei conti che Schifani spera già ad inizio 2026, nella prossima legge di stabilità.
Una legge di stabilità 2026 che l’assessore Dagnino, come il presidente della Regione definiscono “particolarmente espansiva”. La Sicilia, quindi, potrà ricominciare ad investire, con interventi strutturali invece che con toppe sui buchi e pezze sulle emergenze. Il risultato di amministrazione del 2024 è quindi di 2.150.612.413 euro. Il punto di partenza, picco negativo, risale al 2018 ed ammontava ad un disavanzo di -7.313.98.073 euro. Oltre 7 miliardi da ripianare, fino all’attuale risultato raggiunto con incrementi di 3 miliardi annui negli ultimi due anni. Cioè dall’insediamento a fine 2022 dell’attuale governo.
Via libera agli investimenti
“La manovra di fine anno sarà ancora più espansiva del previsto”, ha detto Schifani esaltando il risultato finanziario che “premia lo sforzo di tutti noi, di una squadra coesa”. Un lavoro di squadra, sottolinea il presidente, iniziato al suo insediamento e quindi portato avanti per una parte della legislatura da Marco Falcone e poi da Alessandro Dagnino, con il quale si è complimentato il predecessore da Bruxelles. Merito però anche del ragioniere generale, Ignazio Tozzo, che in sala Alessi di Palazzo d’Orleans ha spiegato come alla base del lavoro fatto ci sia stata un lavoro importante per rimettere in ordine tutta la contabilità della Regione Siciliana.
Alessandro Dagnino, poi, ha aggiunto altri dati al momento di euforia del governo con il fondo cassa della Regione adesso di 11 miliardi. Un meccanismo, prima inceppato, che adesso sbloccherà a catena tutto il resto. Come ha detto lo stesso presidente della Regione, ad esempio, “verranno liberati gli accantonamenti di 140 milioni di euro annui”.
Maggiori entrate con numeri importanti
Il valore delle maggiori entrate incassate dalla Regione nell’ultimo triennio vede 665 milioni di euro nel 2022, quasi 2 miliardi nel 2023 e 2,2 miliardi di euro nel 2024. Questo valore deriva dai capitoli di entrata Irpef, Ires, Imposta di registro, Iva, Imposta di bollo e Tassa automobilistica. L’Irpef, in particpolare, è il capitolo con la crescita maggiore: ben oltre il miliardo di euro (1,125). Come ha sottolineato il direttore del Bilancio Silvio Cuffaro però, anche il mercato immobiliare si sta movendo. Se pur voce minore l’imposta di registro. Così, il rapporto debito/Pil si attesterebbe da rendicontazione al 3,68% (oltre 113 milioni di euro) ed il debito pubblico regionale a poco oltre i 4 miliardi di euro.L’importanza dell’annuncioA Palazzo d’Orleans, seduti tra un pubblico speciale, c’erano molti alfieri della squadra di Renato Schifani. Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia, Daniela Faraoni, assessore regionale per la Salute, e tutto lo staff della Presidenza.
Il traguardo raggiunto vedrà la “manovra particolarmente espansiva” già il prossimo anno, e si presume anche i frutti di questa già nell’anno successivo, il 2027. Renato Schifani si appresta quindi a concludere il suo primo mandato da presidente della Regione consegnando conti in ordine e possibilità di investire come non avveniva da parecchi anni. Poi, nel 2027 ci saranno le elezioni regionali alle quali sembra confermato che Schifani sarà il candidato da battere sia per il centrosinistra che per lo stesso centrodestra.

