Resta in carcere Giampiero Riccioli, il 50enne ristoratore accusato del duplice omicidio e dell'occultamento dei cadaveri di Alessandro Sabatino, 40 anni e Luigi Cerreto, 23 anni, entrambi casertani
Resta in carcere Giampiero Riccioli, il 50enne ristoratore accusato del duplice omicidio e dell’occultamento dei cadaveri di Alessandro Sabatino, 40 anni e Luigi Cerreto, 23 anni, entrambi casertani, che lavoravano come badanti della villa di suo padre, scomparsi dal 12 maggio del 2014.
Lo ha deciso il Gip di Siracusa, Salvatore Palmeri, che ha convalidato il fermo emesso dalla Procura generale di Catania ed eseguito dalla squadra mobile aretusea, ed emessa nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Riccioli, difeso dagli avvocati Antonio Meduri e Dario Lombardo, si era avvalso della facoltà di non rispondere al Gip durante l’interrogatorio di garanzia. Dopo la decisione del giudice è stato trasferito nuovamente nel carcere di Cavadonna.
Le indagini coordinate dalla Procura generale di Catania hanno portato tre giorni fa alla scoperta nella villa del 50enne, in contrada Tivoli, resti umani appartenenti verosimilmente ai due badanti.
La polizia ha scavato in una sorta di pozzo trovando dentro una busta avvolta in un lenzuolo i resti umani sui quali sono in corso i necessari accertamenti medico-legali. Il procuratore generale di Catania Giuseppe Saieva ha evidenziato che è “provata l’esistenza di sentimenti di ostilità nei confronti degli scomparsi”. Secondo la ricostruzione dell’accusa i due badanti avrebbero preso le difese del padre di Riccioli che secondo quanto ha riferito l’amministratrice di sostegno veniva lasciato con poco cibo e senza medicine dal figlio.