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Bagheria, grande sconforto per la morte di Francesco Celauro: “Amava profondamente i suoi figli”

Bagheria, grande sconforto per la morte di Francesco Celauro: “Amava profondamente i suoi figli”

Secondo quanto emerso, la vittima – Francesco Celauro, che lascia la moglie e due bimbe – si trovava sul furgone a lavoro insieme al collega 61enne Francesco Cascino, anche lui morto sul colpo dopo lo schianto contro un’auto sulla SS121, in zona di Vicari.

Sono dei momenti di sconforto a Bagheria per la morte di Francesco Celauro, un uomo di 40 anni morto in seguito a un tragico incidente stradale nelle scorse ore sulla Palermo-Agrigento. Secondo quanto emerso, la vittima – Francesco Celauro, che lascia la moglie e due bimbe – si trovava sul furgone a lavoro insieme al collega 61enne Francesco Cascino, anche lui morto sul colpo dopo lo schianto contro un’auto sulla SS121, in zona di Vicari, nel corso di un giorno di lavoro.

L’impatto tra i due mezzi è stato molto violento, con le due auto che erano ormai totalmente distrutte e, i soccorritori, purtroppo hanno potuto fare molto poco per risolvere la vicenda.

Bagheria, ore di lutto per l’addio a Francesco Celauro. Il ricordo: “Era un grande papà”

Adesso, sono inevitabilmente delle ore drammatiche a Bagheria, la città in cui viveva Francesco Celauro. Tanti i messaggi di affetto arrivati a suo indirizzo in queste ore, come quello di un suo caro, Manuel, sui social. “Amico mio, e ora? – scrive l’amico del bar -. Chi prenderò in giro al bar? Con chi scherzerò ogni mattina? Hai lasciato un vuoto dentro di noi, siamo ancora increduli, non accettiamo che tutto questo possa essere accaduto proprio a te, grande padre di famiglia e lavoratore, sempre disponibile ad aiutare il prossimo”.

E ancora, scrive invece Salvo: “Fra, non ci posso credere. Fino a ieri eravamo insieme al bar a ridere e a scherzare, ora sei volato in cielo. E’ troppo presto, vorrei soltanto che fosse un sogno questa brutta realtà. Riposa in pace caro amico mio, collega di lavoro e fratello. Ti vorrò per sempre bene”. Infine, molto profondo anche il ricordo di un cliente del negozio di arredi gestito dall’uomo, Francesco Celauro, che lo ricorda come ” un uomo buono e un grande papà”. E ancora, conclude: “Lo avevo conosciuto poco tempo fa perché aveva effettuato il montaggio della mia cucina. Mentre lavorava abbiamo scambiato quattro chiacchiere. Parlava in continuazione dei suoi figli, della sua famiglia. Mi ha raccontato degli episodi divertenti, amava profondamente le sue bambine”.

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