Bagheria, sviluppi per l’insediamento produttivo - QdS

Bagheria, sviluppi per l’insediamento produttivo

redazione

Bagheria, sviluppi per l’insediamento produttivo

Gioacchino D’Amico  |
venerdì 26 Luglio 2024

Ottenuta la proroga per ultimare i lavori e decentrare così le aziende locali in contrada Monaco. Opere oltre il 70%: il Comune si impegna a chiudere l’iter entro giugno del prossimo anno

BAGHERIA (PA) – Si avviano verso la fase conclusiva le opere per la realizzazione dell’insediamento produttivo che sorgerà in contrada Monaco. Lo stato di avanzamento delle attività, secondo quando riferito dal Comune, si attesterebbe oltre il 70%. La prima fase dei lavori, inaugurata lo scorso ottobre, era stata accompagnata da una previsione: la chiusura dei cantieri a giugno 2024. La stagione estiva, invece, si apre con quelle che sembrano delle necessarie integrazioni dell’iter.

Lo scorso mese, il Rup Giovanni Lascari ha richiesto e ottenuto un atto aggiuntivo all’accordo transattivo (tra Comune, Regione e ministero del Made in Italy), al fine di disporre una nuova proroga per completare i lavori relativi all’urbanizzazione dell’area destinata al Pip Monaco. “A oggi – ha riferito lo stesso Lascari – per il progetto sono state ultimate tutte le attività di esproprio, gran parte delle attività legate alla realizzazione della rete idrica e fognaria, della linea di distribuzione dell’energia elettrica per la pubblica illuminazione.

“In riferimento all’avanzamento dei lavori – ha concluso il Rup – si evince una produzione netta del 75% circa”. Riguardo alla conclusione delle opere residue (pari a circa il 25%), al collaudo tecnico-amministrativo e alla rendicontazione finale, il Comune si è impegnato a rispettare la scadenza del 30 giugno 2025, e a farsi carico dei costi ulteriori che non rientrano nel finanziamento.

D’altra parte, non si può certo dire che il progetto del Pip Monaco abbia avuto vita facile. La città, anzi, ha rischiato di veder sfumare la prospettiva di una propria area industriale, e le risorse economiche indispensabili per la realizzazione del progetto sono state, per così dire, “riacciuffate”.

Infatti, i fondi stanziati per l’opera (circa 4,7 milioni di euro) erano stati revocati nel 2019 dall’allora ministero dello Sviluppo economico. La causa, secondo quanto ribadito anche nei mesi scorsi dagli attuali rappresentanti municipali, sarebbe imputabile a delle carenze “documentali” della precedente Amministrazione, che avrebbe lasciato in tutto o in parte inevase alcune note ministeriali. Poi, nel 2022, la Giunta guidata dal sindaco Filippo Tripoli ha annunciato che il finanziamento era stato “tratto in salvo”.

Oggi, com’è stato chiarito dal Comune, il costo complessivo dell’opera è di circa 6,6 milioni euro, di cui 4,7 milioni, appunto, erogati a livello ministeriale. La restante parte, invece, è finanziata mediante l’utilizzo di somme vincolate del risultato di Amministrazione. Il sindaco Filippo Tripoli, già in occasione dell’inizio dei lavori lo scorso autunno, ha più volte sottolineato il valore “strategico” dell’opera sia in termini di sviluppo, sia in termini di maggiore vivibilità del centro.

Oltre agli obiettivi strettamente legati alla crescita economica, una delle finalità connesse alla realizzazione dell’opera è quella del decongestionamento del traffico nelle zone centrali della città, puntando dunque a delle migliori condizioni nell’ambito della viabilità.

Per questo motivo, il progetto del Pip Monaco viene di fatto accostato al quadro di decentramento delle aziende dal centro storico alla periferia della città: un intervento, viene affermato dal Municipio, che “costituirà un fatto storico per l’intera comunità bagherese”, in quanto “attualmente molte aziende sorgono nel centro urbano con problemi di mobilità notevoli, sia per gli operatori che per gli utenti”.

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