La crescita dell'economia siciliana continua, nonostante il rallentamento provocato da rincari e inflazione: il commento di Emanuele Alagna, direttore della sede di Palermo di Banca d'Italia.
Un quadro economico specifico quello disegnato nell’Aggiornamento congiunturale redatto dalla Banca D’Italia e presentato questa mattina nella sede di Palermo.
Dopo i saluti e una breve introduzione del direttore della sede di Palermo della Banca, Emanuele Alagna, sono stati illustrati i dati salienti di questo studio da Francesco David e Cristina Demma.
Sicilia, la crescita sostenuta e il report della Banca d’Italia
Il report di Banca d’Italia ha sottolineato come, nei primi due trimestri del 2022, l’attività economica in Sicilia abbia continuato a crescere in misura sostenuta, seppure in progressivo rallentamento.
Il primo semestre ha registrato una fase espansiva dell’economia regionale, tutti gli indicatori hanno avuto un andamento positivo. Il PIL è aumentato del 5,8% e gli occupati hanno segnato un +3,9%. In Sicilia nel primo semestre 2022 la crescita del PIL siciliano è stata in linea quella media nazionale mentre l’inflazione è risultata più alta della media italiana.
Ma c’è un quadro di grande incertezza, anche a livello nazionale, a causa della crescita dei tassi di inflazione: cominciano, quindi, ad arrivare quadri di indebolimento. Le prospettive di crescita nei prossimi mesi non saranno altrettanto ottimistiche a causa dei rincari dei beni energetici a causa del protrarsi della guerra in Ucraina.
L’andamento positivo del primo semestre ha interessato tutti i principali settori produttivi. Inoltre, nel primo semestre, il miglioramento dell’attività economica si è tradotta in un miglioramento dei livelli occupazionali e in un minor ricorso agli strumenti di integrazione salariale.
Nel complesso nel 2022 è però diminuita la spesa delle famiglie, a causa dei rincari, mentre si sono confermate su livelli elevati le erogazioni di nuovi mutui. Inoltre, nello studio della Banca d’Italia è stata inserita una sezione dedicata al Pnrr all’interno del quale nei prossimi mesi è previsto che arrivino 5,8 miliardi di euro per gli enti locali in Sicilia, cosa che permetterà nuovi investimenti.
In foto, da sinistra a destra: Antonio Lo Nardo, Emanuele Alagna, Cristina Demma e Francesco David