La Sicilia è strategica negli investimenti che Open Fiber sta dedicando al Sud. Sono i numeri a dare il quadro della portata del progetto di digitalizzazione al servizio di una delle regioni strategiche del Mezzogiorno: ad oggi l’azienda di telecomunicazioni – attraverso i tre piani di intervento finanziati sia con fondi privati che con risorse pubbliche – ha messo complessivamente a terra investimenti per circa mezzo miliardo di euro per la realizzazione di una rete di telecomunicazioni a banda ultra larga ad altissima velocità.
Un importante intervento di cablaggio che punta sulla tecnologia FTTH (Fiber To The Home, la fibra che arriva fino a casa) dalla capacità di trasmissione fino a 10 Gigabit per secondo e, in quota minoritaria per le zone più remote, con la tecnologia FWA (Fixed Wireless Access, che assicura connessioni ottimali attraverso il segnale radio). Ad oggi in Sicilia sono oltre un milione le unità immobiliari connesse alla rete di Open Fiber, tra abitazioni, imprese e uffici della Pubblica amministrazione.
Il dato siciliano
Un recente studio ha confermato come nelle aree della Sicilia raggiunte dalla banda ultra larga il benessere economico dei cittadini cresce del 13,5 per cento in più rispetto ai territori non connessi. Dati che confermano la strategicità dell’intervento infrastrutturale di Open Fiber in Sicilia per garantire a famiglie, aziende, professionisti e Pa connessioni ultraveloci, stabili ed ecosostenibili. Secondo una rilevazione di Openpolis, inoltre, il dato siciliano sulla connettività (55% delle famiglie potenzialmente raggiunte da una connessione superiore a 100 Mbps) supera di quasi 20 punti la media nazionale (36,8%).
I Comuni siciliani con servizio FTTH
In questo scenario, Open Fiber ha confermato e prosegue il suo progetto di sviluppo per la Sicilia e ad oggi ha investito oltre un miliardo di euro nelle cinque regioni meridionali. I Comuni a maggiore densità di popolazione col servizio FTTH già disponibile sono numerosi a cominciare da Palermo, Catania e Messina, per proseguire con le città di Caltanissetta, Gela, Ragusa, Modica, Vittoria, Siracusa, Agrigento, Trapani, Mazara del Vallo, Alcamo, Marsala e Bagheria.
Un progetto di copertura che va avanti con l’aggiudicazione dei tre bandi di Infratel Italia, che attraverso il Piano Banda Ultra Larga punta a portare la fibra ottica in circa 300 piccoli Comuni siciliani – le cosiddette aree bianche – dove Open Fiber interviene anche in qualità di concessionario. Anche qui la Sicilia spicca con una rete FTTH sempre più estesa in grado di collegare i paesi dell’entroterra, i borghi e le isole minori nelle quali l’infrastruttura di telecomunicazioni riduce il digital divide che incide sullo sviluppo dei territori.
Open Fiber inoltre è impegnata in diversi cantieri per dotare di una rete ultraveloce Comuni e aree industriali dell’isola, così come previsto dal “Piano Italia a 1 Giga” finanziato in larga parte con i fondi del PNRR. Una visione ambiziosa e coerente con gli obiettivi strategici posti dal Digital Compass 2030 dell’Unione Europea. Sul fronte occupazionale, Open Fiber alimenta in Sicilia e nel resto del Sud una forza lavoro di circa mille persone, tra tecnici specializzati, operai, progettisti e altre figure professionali legate al mondo delle telecomunicazioni.

