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Bando dei cento giorni, gli auguri di Mara Carfagna

Bando dei cento giorni, gli auguri di Mara Carfagna

Oggi la prova scritta per assegnare duemila e ottocento posti nella Pa meridionale. Tra i selezionati la percentuale più alta, il 24,1% risiede in Sicilia. La Ministro per il Sud, “Grazie a Brunetta”



“Tutti i miei auguri agli ottomila e cinquecento professionisti che tra oggi e sabato affronteranno la prova scritta del Bando dei cento giorni”.

Lo ha detto la ministro per il Sud Mara Carfagna ricordando che “la selezione porterà duemila e ottocento di loro a esercitare un lavoro importantissimo nelle amministrazioni meridionali a sostegno delle progettazioni del Recovery Plan”.

“Saranno – ha aggiunto – i primi ‘facilitatori’ del grande piano che abbiamo immaginato per riunificare le infrastrutture e i servizi del Mezzogiorno a quelli del resto d’Italia”.

Degli 81.150 candidati che hanno richiesto di partecipare, ne sono stati selezionati – sulla base dei titoli e dell’esperienza professionale – 8.582 per accedere alla prova scritta.

Questa sarà diversa per ciascuno dei cinque profili richiesti: esperto amministrativo giuridico; esperto in gestione, rendicontazione e controllo; esperto tecnico; esperto in progettazione e animazione territoriale; analista informatico.

Tra gli ammessi, il 24,1% risiede in Sicilia, il 19% in Campania, il 16,6% in Calabria, il 13,7% in Puglia. Sono 57 i residenti all’estero.

“E’ il primo adempimento – ha aggiunto Mara Carfagna – del quale mi sono occupata con energia dopo l’insediamento e sono grata al ministro Brunetta per aver trovato soluzioni rapide e adeguate”.

La Ministro ha ringraziato “tutti gli oltre ottantamila partecipanti alla prima selezione del bando”.

“Il mio auspicio – ha aggiunto – è che la nuova fase che si aprirà a breve, con gli investimenti pubblici e privati nelle regioni del Sud, offra presto opportunità di lavoro a ciascuno di loro e nessuno sia costretto a trasferirsi per coltivare i suoi progetti di vita”.

“Non c’è nulla di meglio – ha concluso – che lavorare nella propria terra per la propria terra”.