“Bloccare con effetto immediato la mega gara d’appalto per l’assegnazione dei servizi integrati di vigilanza armata nelle aziende sanitarie del sistema sanitario regionale siciliano. Un boccone da oltre 130 milioni di euro indetto dalla Centrale unica di committenza, con decreto dirigenziale n°62 del 5 aprile 2023, i cui termini – guarda un po’ – scadono proprio a ridosso delle elezioni amministrative siciliane”.
Un nuovo “caso” sanità al centro della polemica in Sicilia e a pochi giorni dalle elezioni comunali previste per fine maggio. A far emergere i dubbi e a richiedere lo stop alla gara per la vigilanza nelle Asp isolane è il PD siciliano, nella persona del segretario regionale Anthony Barbagallo d’intesa con i deputati Dem e il capogruppo del partito all’Ars Michele Catanzaro. La richiesta è quella di concordare la presentazione d’interrogazione urgente sull’argomento. Una richiesta rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore all’Economia Marco Falcone.
Mega gara per vigilanza all’Asp: i dubbi del Pd
“C’è una mega torta da spartire in ballo con questa gara d’appalto, suddivisa in 18 lotti territoriali – spiega – su cui però c’è il rischio concreto di favorire alcuni operatori economici rispetto ad altri, soprattutto quelli più grossi sarebbero avvantaggiati a danno soprattutto delle piccole e medie imprese”, si legge in una nota di Barbagallo.
Il bando di gara – consultabile sul portale degli appalti della Regione Siciliana – prevede una procedura aperta con importo a base di gara di 137 milioni 814.805 euro oltre iva, è stato pubblicato il 7 aprile scorso. La scadenza risulta il 22 maggio alle ore 12.
“La procedura in questione è suddivisa in 18 lotti territoriali, ma per i diversi lotti sono previsti identici servizi, stessi costi orari posti a base d’asta, stessi requisiti di partecipazione, uguali criteri di valutazione e di aggiudicazione. Inoltre va considerato che ogni lotto (art- 2.3) può essere prorogato fino all’aggiudicazione successiva di gara analoga”, spiega il Pd.
“C’è tempo per i chiarimenti da parte degli operatori economici – dice Michele Catanzaro, capogruppo PD all’Ars – fino al 18 maggio ma fin d’ora e con l’interrogazione chiediamo di annullare in autotutela la gara procedendo a un nuovo bando disponendo che, pur potendo partecipare ai diversi lotti, la partecipazione in R.T.I. da parte degli operatori economici debba essere sempre nella stessa composizione”.
La replica
Sulla gara relativa alla vigilanza nelle Asp, la Regione Siciliana – tramite l’Assessorato all’Economia – risponde: “Il bando di gara per l’affidamento dei servizi integrati di vigilanza armata per le aziende del Servizio sanitario regionale risulta pienamente conforme alle normative vigenti“.
“I requisiti di accesso alla procedura, stilati dalla Centrale unica di committenza regionale, rispondono ai principi di trasparenza e buon andamento e hanno lo scopo di assicurare che gli operatori di mercato partecipanti alla gara possano garantire adeguate capacità e prestazioni in linea con le esigenze delle strutture sanitarie. Per altro verso, la divisione dell’appalto in 18 lotti risponde al principio di suddivisione dell’offerta che favorisce così la partecipazione anche di piccole e medie imprese”.
“Gli uffici di via Notarbartolo, in ogni caso, stanno approfondendo la possibilità di introdurre modifiche nell’ambito delle variazioni dei raggruppamenti di impresa, fissando limiti ancora più stringenti, al fine di garantire il rispetto del limite di aggiudicazione di tre lotti per ciascun partecipante.
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